Montevescovado, la ferita si cura: Torquato chiede non solo umanità, ma anche “verità” storica

“È un lavoro complessivo che oggi si rende visibile”, dichiara l’ex Sindaco. Sgombero reso possibile grazie al finanziamento PNRR ottenuto e alla cancellazione dell’ipoteca sui suoli avviata nel 2021

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Il comunicato stampa dell’ex sindaco Manlio Torquato

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MONTEVESCOVADO, RISORGA CON SPIRITO DI VERITÀ, OLTRE CHE DI UMANITÀ.
Nel leggere le dichiarazioni in occasione dello sgombero di uno dei prefabbricati pesanti di _Montevescovado_ a fianco alla realizzazione dei nuovi fabbricati già in corso, spiace non aver rinvenuto menzione dell’origine del progetto e del finanziamento per realizzarlo: i circa 7 milioni di fondi PNRR (non i pur citati fondi Prius) ottenuti dalla nostra amministrazione nel 2022.

Così come del lungo lavoro per la cancellazione dell’ipoteca sui suoli e soprattutto dell’avvio nel 2021 del censimento abitativo per le regolarizzazioni, che ha consentito, non senza difficoltà, di avviare la “liberazione” di quel quartiere.

Un lavoro complessivo insomma che oggi si rende materialmente possibile e visibile.

Lo ricordiamo senza polemica alcuna, ché Montevescovado e i suoi abitanti non meritano, soprattutto ora.

Ma perché la difficile storia di quella ferita urbana e sociale che è Montevescovado non va sbianchettata, quanto piuttosto preservata nella continuazione di un lavoro lungo e complesso, che non è nato, e neppure finito, oggi.
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Lo dico in omaggio non solo allo “spirito di umanità”, ma anche a quello di verità, necessari entrambi a curare le ferite di una comunità, senza ridursi a solo momento di celebrazione.

Non per questo non plaudiamo con convinzione al lavoro che l’amministrazione attuale sta proseguendo, sapendo bene, per averlo affrontato negli anni, quale sia la difficoltà e il sacrificio che comporta.
avv. Manlio Torquato

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