Commemorazione dei defunti, l’opposizione di Roccapiemonte: “Ancora rincari abnormi, ora tocca alle lampade votive”

Dopo gli aumenti shock su inumazioni ed esumazioni nel 2024, la minoranza critica la “stangata” di novembre: «Si paga quasi il doppio per la metà del tempo. Il cimitero è fatiscente, ma i costi sono da ‘luogo ambito’»

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COMUNICATO STAMPA
«Lo scorso anno abbiamo denunciato gli aumenti spropositati e abnormi delle tariffe cimiteriali, diventate le più alte di tutta la provincia di Salerno. Oggi, purtroppo, ci troviamo costretti a tornare sull’argomento, perché l’Amministrazione Pagano ha deciso di rincarare ancora i costi, questa volta per le lampade votive occasionali.»
Lo dichiarano i consiglieri comunali di minoranza Luisa Trezza, Giuseppina Polichetti, Giuseppe Ciancio e Giovanni Adinolfi.
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«Già nel 2024 — ricordano i consiglieri — i costi per le inumazioni erano passati da 50 euro a 506 euro per i residenti e addirittura a 812 euro per i non residenti. Come se il nostro cimitero fosse un luogo “ambito”, nonostante la sua condizione di evidente fatiscenza e degrado. Per le esumazioni, invece, si è passati da 206 euro per tutti a 506 euro per i residenti e 812 euro per i non residenti. Un incremento insostenibile, che ha già pesato sulle famiglie di Roccapiemonte. Ora — proseguono — tocca alle lampade votive occasionali, con rincari altrettanto esagerati.

Nel mese di novembre, dedicato alla memoria dei defunti, le famiglie si trovano davanti all’ennesima stangata: le luci votive, croci e cuori, costeranno quasi il doppio rispetto allo scorso anno.
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Addirittura viene proposta una sorta di “offerta speciale”: chi vorrà mantenere la croce o i cuori  per un mese intero avrà una convenienza rispetto alla tariffa per una settimana.
Facciamo un esempio, una croce da sette led per un mese costerà 15,50 euro, mentre chi la terrà solo per la settimana dei defunti pagherà 12 euro. Lo scorso anno, la stessa croce costava 7 euro per tutto il periodo (circa venti giorni).

In pratica, oggi si paga quasi il doppio… per la metà del tempo!

È una situazione grottesca e ridicola — aggiungono i consiglieri comunali di minoranza— se non fosse che stiamo parlando dei nostri cari defunti. Trattarli come merce da mercato è semplicemente inaccettabile. L’Amministrazione Pagano passerà alla storia, ma purtroppo per gli aumenti generalizzati di tutti i servizi comunali, in un periodo storico di grande difficoltà economica per le famiglie.

Come gruppo di minoranza — concludono i consiglieri Trezza, Ciancio, Adinolfi e Polichetti— chiediamo innanzitutto rispetto per i cittadini e per la memoria dei nostri cari. Le tariffe devono essere eque, proporzionate e trasparenti, non uno strumento per fare cassa o, peggio ancora, per speculare sul dolore delle persone».

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