Roccapiemonte, alla giornata dell’Arte il messaggio della “Ciro Vive”

Le parole di Antonella Leardi, presidente dell’associazione

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Antonella Leardi ai giovani: “amate la vita, il calcio deve essere un divertimento, non immaginavo che mio figlio non tornasse vivo da una partita di pallone. Ho perdonato il suo assassino anche se in questi 11 lunghi anni, mai una parola di pentimento da parte sua e della sua famiglia“.

È stata una giornata ricca di emozioni quella svoltasi a Casali di Roccapiemonte dove ,in occasione della seconda edizione della Giornata dell’Arte organizzata dall’Oratorio Santa Maria delle Grazie in collaborazione con il Club Napoli “Alferio La Pastina”, è arrivata Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il 29 enne napoletano ucciso mentre raggiungeva a piedi lo stadio Olimpico per la finale di Coppa Italia tra il Napoli e la Fiorentina. Era il 3 maggio 2014.

Ciro fu ferito mortalmente da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi da Daniele De Santis, un ultrà giallorosso condannato a 26 anni in primo grado,ridotti a 16 anni in Appello. Ciro Esposito morì dopo 53 giorni di agonia e da allora sua madre non ha mai smesso di parlare ai giovani, nel ricordo di Ciro, per far sì che tragedie come la sua non capitino mai più a nessuna madre.
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Antonella è una donna minuta ma dotata di una grande forza, nei suoi occhi una luce difficile da spiegare.

In questi 11 anni di dolore e di ferite, tra striscioni che ancora inneggiano all’assassino di suo figlio e scritte oltraggiose comparse sui muri della capitale anche in occasione della vittoria dello scudetto del Napoli, mai, da parte sua,una parola di odio o di rancore, ma solo amore per la Vita e per i giovani,nel ricordo di Ciro che continua a vivere nell’azione coraggiosa di sua madre.

Con Antonella Leardi a Casali di Roccapiemonte è arrivato anche il piccolo Ciro Esposito, il nipotino di 6 anni e mezzo  che porta il nome dello zio e che lo ricorda anche nelle sembianze. Nonna Antonella è una donna che trasuda amore e dolcezza e nelle sue parole solo un messaggio di speranza.
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«Nonostante io abbia subito la peggiore delle violenze che possa capitare ad una madre, vorrei che il sacrificio di Ciro fosse portatore di pace. Per questo continuerò a incontrare e parlare ai giovani. In ognuno di loro rivedo un pezzetto di Ciro».

Antonella Leardi è stata accolta in piazza Gaetano Polichetti, in una cornice fatta di colori, di emozioni e tanto divertimento, con la presenza di centinaia di bambini, degli artisti Luca Ciancio,Gennaro Ceglia, Raffaele Ferrentino e Antonio Marmora e alla presenza dei rappresentanti dei Club Napoli di Castel San Giorgio,Siano e Bracigliano.

Al termine della manifestazione il presidente del Club Napoli “Alferio La Pastina” Gaetano Polichetti, ha donato alla mamma di Ciro un quadro realizzato dal fumettista Luca Ciancio e dedicato proprio al giovane scomparso tragicamente.
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«Lo Sport deve essere motivo di gioia e di condivisione,non di morte – ha detto ancora Antonella Leardi -. È assurdo che uno va a vedere una partita e non torna più a casa. Io non me lo sarei mai aspettata. La vita è un dono prezioso e nessuno ha diritto di toglierla. Amatevi, perdonate, includete tutti. Mio nipote Ciro Esposito, a sei anni, mi ha insegnato tante cose. Gesù mi ha dato la forza per sopravvivere a questa tragedia, un dolore che non si supera. Forse è stato un piano di Dio anche questo. La speranza non bisogna mai perderla» – ha concluso Antonella Leardi – .

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