Seguito da Cava a Pontecagnano: sequestrati 2 chili di hashish

Operazione della guardia di finanza cavese

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Seguito da Cava de’ Tirreni fino a Pontecagnano e lì è scattata la perquisizione. I finanzieri della compagnia metelliana hanno così trovato due chili di hashish, suddivisa in panetti di diverse grammature e dosi singole, un bilancino di precisione, un coltello ed uno smartphone verosimilmente utilizzati per l’attività di spaccio nella disponibilità di Maurizio Avagliano, 26enne di Salerno ma residente a Pontecagnano.
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L’OPERAZIONE
I militari del capitano Eugenio Mero, venerdì pomeriggio, hanno visto aggirarsi il 26enne per Cava, con fare sospetto. A questo punto le fiamme gialle hanno pensato che potesse possedere armi e stupefacenti ed è nato un pedinamento fino in tarda serata, seguendo passo dopo passo Avagliano che era a bordo di un’auto da solo.
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IL PEDINAMENTO
Il pedinamento si è protratto fino al centro di Pontecagnano. Qui i finanzieri sono entrati in azione e in casa del 26enne, conservata in una scatola per le scarpe e su alcuni mobili nella sala da pranzo dove l’uomo abitava con la sua famiglia di origine, hanno trovato la rilevante quantità di sostanza stupefacente oltre all’altro materiale sequestrato. Il giudice ha poi convalidato l’arresto, sottoponendo l’indagato ai domiciliari in atteso del proseguo delle attività giudiziarie.
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Importante sarà ora l’esame dello smartphone per stabilire i fornitori della droga e a chi dovesse essere consegnata. Avagliano è già nato per essere stato coinvolto in altre vicende giudiziarie, sempre legati agli stupefacenti. Non si esclude che la droga potesse essere stata acquistata a Cava de’ Tirreni per poi rivenderla altrove o rifornire ulteriori pusher.

I TRAFFICI DI DROGA ATTORNO CAVA
La compagnia della guardia di finanza di Cava de’ Tirreni ha riacceso i riflettori sul traffico di sostanze stupefacenti che ruota intorno alla vallata metelliana e che poi finisce anche per fornire altri mercati nella provincia di Salerno. Il capitano Mero ha intensificato le operazioni investigative proprio sullo smercio e sul traffico di sostanze stupefacenti che hanno visto l’area cavese al centro di una recrudescenza del fenomeno.
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Un filone che certamente non sarà abbandonato e che vedrà sempre più coinvolgere anche comuni vicini, come più volte emerso già da varie indagini, in particolare Salerno e Nocera Superiore. Le fiamme gialle cavesi si dimostrano sempre più un baluardo a difesa della legalità tra Salerno e l’Agro nocerino.

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