L’uomo era stato sottoposto per mesi anche al braccialetto elettronico

Arrestato perché avrebbe ripetutamente maltrattato la moglie anche davanti alla figlia e perfino l’avrebbe colpita, ma al termine del processo è stato assolto con formula piena.

L’IMPUTATO
Sentenza nei confronti di un 48enne imprenditore di Nocera Inferiore per il quale era stata chiesta dal pm la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Aveva chiesto l’assoluzione l’avvocato Paride Annunziata che ha argomentato sull’insussistenza delle accuse rivolte al suo assistito. Il collegio del tribunale di Nocera Inferiore, al termine della camera di consiglio, ha pronunciato sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste.

L’ACCUSA
L’imprenditore nocerino era accusato di aver ripetutamente maltrattato la convivente, anche alla presenza della figlia minorenne, «esponendola abitualmente ad una serie di atti lesivi della integrità fisica e del patrimonio morale, tali da sottoporla ad un regime di vita intollerabile ed in particolare la minacciava, offendeva e picchiava reiteratamente». Un’accusa di quelle pesanti e che avrebbe innescato una condanna altrettanto severa.
L’uomo era stato arrestato, dopo la richiesta di intervento al 112 da parte della figlia minorenne, lo scorso anno anche per aver colpito con una sedia la moglie, provocandole una ferita al petto.

L’ARRESTO
Il Gip optò poi per sottoporre l’imprenditore per la misura del braccialetto, portato fino a febbraio di quest’anno, e l’allontanamento dalla famiglia. Le motivazioni dell’assoluzione saranno rese note dal tribunale di Nocera Inferiore entro 30 giorni, ma è presupponibile che il racconto in udienza delle gravi violenze asseritamente subite non abbiano trovato riscontro.