La Salernitana cade al “Picco” e ritorna la paura

Un tempo regalato, l’attacco è sterile

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Una Salernitana per certi versi inedita rispetto alle ultime due uscite targate Marino cade al “Picco” contro la terza forza del campionato. Spezia Salernitana finisce 2 a 0 con molti rimpianti.
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Se è vero che la squadra era imbottita di difensori e giocatori diffidati pronti a tirare indietro la gamba per non essere ammoniti, è altrettanto vero che il primo tempo sembrava di rivedere i fantasmi della precedente guida tecnica in cui si pestava il fianco senza opporre resistenza.

L’errore dei singoli (vedi Ruggeri) e la scarsissima vena realizzativa dei tanto decantati innesti di gennaio del DS Valentini regalano una pesante sconfitta ai Granata che complici gli altri risultati a sfavore ripiombano al terzultimo posto. Adesso i punti da fare sembrano molti di più di quanti ipotizzati, probabilmente non basteranno due vittorie per salvarsi direttamente ed ogni partita d’ora in poi diventa una battaglia all’ultimo sangue.
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Dispiace di dover annotare che questa squadra si sarebbe salvata a mani basse se solo si fosse anticipato l’esonero dell’ex tecnico Roberto Breda e se a gennaio si fosse preso un attaccante vero capace di segnare 7/8 reti pesanti. Bisogna assolutamente fare cerchio e salvare la Salernitana per poi fare piazza pulita a fine campionato di tutte queste persone improvvisate che orbitano attorno alla squadra e allo stesso presidente. Il tempo degli errori è finito e la piazza è stanca di subire umiliazioni e di vivere costantemente sotto stress.
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Adesso testa al Mantova con un piglio diverso ed il coltello tra i denti perché salvare la categoria non ha prezzo: una seconda retrocessione sarebbe una catastrofe per la città.
Fabio Falcone

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