Inizia un nuovo capitolo dell’annosa vicenda
Il Comune di San Marzano sul Sarno ha finalmente fatto la propria mossa per tutelare gli interessi dei marzanesi dal mancato rispetto degli accordi contrattuali con l’imprenditore conserviero Felice Romano. L’ente di piazza Umberto I, dopo mesi di stasi, passa all’attacco con la nomina dell’avvocato Giovanni Carratù di Nocera Inferiore che ha ricevuto il chiaro compito di assistere il Comune nella fase stragiudiziale della lite tra l’Ente e la società San Marzano Calcio srl, affidataria della struttura sportiva di via Gramsci oggetto di un project financing dal luglio 2022.
Se ne è parlato a lungo in un gruppo di maggioranza, qualche giorno fa, e sembrerebbe che lo stesso sindaco abbia definito i tratti per la nomina del legale dell’Ente.
All’avvocato nocerino, scelto dalla short list e con un incarico da 3mila euro, è stato chiesto di redigere un parere legale ed una bozza di accordo per l’eventuale definizione della controversia con Felice Romano, a capo della società che ha ricevuto in concessione il campo sportivo marzanese per “realizzare un gioiello per la serie C” e dove i lavori di ristrutturazione sono fermi da oltre un anno come segnalato da RTAlive già ad aprile 2024 in una nostra inchiesta.
I FATTI
L’ultima comunicazione, in ordine temporale, è stata quella del San Marzano Calcio che, attraverso una nota dell’avvocato Ippolito Matrone, comunicava “la volontà del concessionario di risolvere il contratto di concessione in essere previa restituzione di quanto effettivamente versato”.
Ciò accadeva dopo che il responsabile unico del progetto aveva notificato alla concessionaria una relazione tecnica sullo stato delle opere effettuate in conseguenza della ripresa dei lavori. Il tutto nello scorso mese febbraio, allorquando lo stesso Felice Romano accompagnava la missiva inviata al Comune con una denunciava sui media locali in quanto si sente vittima di «un’estorsione sullo stadio comunale» ricevuta da uno pseudo gruppo definito come “i ragazzi di San Marzano”. Motivo per il quale Romano faceva intende fare un passo indietro, chiedendo ai marzanesi ben 2milioni di euro, ovvero la restituzione di quanto speso nella struttura sportiva.
Fatto sta che lo stadio promesso da Felice Romano alla comunità di San Marzano, nessuno ne ha visto traccia. Anzi, oltre al danno anche la beffa con l’usurpazione del titolo sportivo dalla società marzanese a quella di Scafati (sede delle conserviere di proprietà della famiglia Romani, ndr) appena dopo la sconfitta del duo Romano – Carmela Zuottolo, alle elezioni comunali marzanesi della scorsa primavera.
Uno stadio modello che sarebbe dovuto essere pronto in pochi mesi e, invece, sono 3 anni e i lavori sono fermi al palo, anzi alle “torri” (non quelle gemelle annunciate dallo stesso Romani dal palco della campagna elettorale alla presenza del ministro forzista Antonio Tajani, lo scorso anno).
Ora, il tutto è affidato alla maestria del giovane avvocato Carratù, specializzato con una tesi in “Diritto fallimentare” sulle “Associazioni temporanee d’Impresa” all’Università di Salerno.
DALL’OPPOSIZIONE GRIMALDI ASPETTA ANCORA
«Sin dal primo Consiglio comunale ho chiesto al sindaco di rendere trasparente questa vicenda, ho offerto la mia collaborazione e quella di tanti cittadini marzanesi per addivenire alla migliore soluzione condivisa su questa annosa vicenda – fa sapere il commercialista Francesco Grimaldi, consigliere marzanese di opposizione – ed inoltro ho chiesto anche di intervenire in Commissione sicurezza, ma nessuno dà seguito e risponde in maniera limpida e chiara su questa situazione dai contorni sempre più opachi».
E continua Grimaldi «ora scopriamo la mossa di Annunziata che corre a fare un accordo. Ma sulla base di cosa? Dove è previsto? I cittadini marzanesi vogliono capire cosa sta accadendo e chi ha sbagliato su questo affidamento che ho sempre bollato come errato nei modi e nelle condizioni».
Raimondo Aufiero
