Eseguita l’autopsia, la risposta fra 90 giorni sulle cause precise del decesso. Le politiche sanitarie
Fino a mezz’ora prima della nascita all’alba di giovedì scorso la piccola Beatrice stava sostanzialmente bene, poi è nata e poco dopo è deceduta. Per stabilire le cause del decesso della neonata all’Umberto I di Nocera Inferiore, figlia di una mamma medico di Pagani, bisognerà attendere gli esisti degli esami istopatologici seguita all’autopsia e dello studio della cartella clinica per venire a capo di una tragedia e appurare eventuali responsabilità di uno o più dei 10 indagati dalla procura di Nocera Inferiore.
LA CAUSA DELLA MORTE
La causa della morte di Beatrice – evidenzia la città -, potrebbe essere quella di un’asfissia causata da cosa e in quale momento lo stabiliranno le ulteriori analisi e le valutazioni come quella sulla placenta, sequestrata, della 35enne mamma. Mamma che, nonostante fosse un medico, avrebbe continuato a chiedere, visti i forti dolori, di essere sottoposta al parto cesareo, ma i sanitari dell’ospedale Umberto I non ne avevano riscontrato le necessità. Bisognerà esaminare anche se abbiano influito eventuali direttive di politica sanitaria sulla riduzione dei cesarei. Bisognerà valutare anche il possibile manifestarsi di un’acitosi metabolica.
L’AUTOPSIA
Ieri pomeriggio, quindi l’autopsia condotta dal medico legale incaricato dalla procura di Nocera Inferiore, Gabriele Casaburi, con l’anatomopatologo Vincenzo Iorio e il ginecologo il professor Pasquale Martinelli. Consulenti nominati dalla difesa i medici legale Leonardo Grimaldi, Panfilo Maiurano, Antonio Mirabella e professor Pietro Tarsitano, ginecologo Maurizio Guida e il pediatra Ignazio Franzese.
IL DRAMMA
Accertamenti sanitari che non potranno non tenere conto della denuncia presentata dai genitori della neonata e della cartella clinica, sequestrata dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, al comando del tenete colonnello Gianfranco Albanese. A dirigere le indagini il sostituto procuratore Federica Maria Teresa Miraglia della procura nocerina e che dovrà stabilire anche e fosse stato praticato prima il parto cesareo avrebbe potuto salvare la piccola Beatrice.
Qualsiasi siano i risultati delle indagini, rimane la tragedia devastante per la famiglia della neonata, primo figlio. Ma a seconda degli esiti si potranno sviluppare anche molte polemiche sulla gestione del sistema sanitario, in modo particolare sulle politiche sui parti cesarei.
