Vasto incendio in un capannone di un’azienda di rifiuti a Scafati

L’intervento in via Galileo Ferraris di decine di Vigili del Fuoco. Le raccomandazioni del sindaco alla cittadinanza

Aggiornamento
Evacuate due palazzine attigue al capannone con 16 nuclei familiari. Cattivo odore diffuso, causa vento, in buona parte dell’Agro, Monti Lattari e confinanti comuni della provincia di Napoli. Forte la puzza a Scafati, Angri, Sant’Antonio Abate e Santa Maria La Carità. All’opera quattro autobotti dei vigili del fuoco. Lotta strenua contro l’incendio vista la tipologia dei rifiuti andati a fuoco.
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Nella tarda mattinata di oggi è divampato per cause da accertare un vasto incendio alla S. En Ec. A. Impianti ecologici di via Galileo Ferraris a Scafati. L’azienda tratta rifiuti e ad andare in fumo balle di carta e plastica in trattazione. Un odore acre e una alta colonna di fumo nero si sono diffusi per diverse centinaia di metri e il vento ha portato i residui delle ceneri fino a una decina di chilometri verso Nocera, e dall’altro lato verso Pompei e Torre Annunziata. L’area interessa è quella dell’Helios in contrada Cappella.
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I SOCCORSI

Sul posto decine di vigili del fuoco per domare il vasto incendio di materiale a base di carta e presumibilmente anche di plastica
Sul rogo indagano i carabinieri della tenenza di Scafati e del Reparto territoriale di Nocera Inferiore insieme ai caschi rossi.incendio-scafati-visibile-da-nocera-rtalive

L’AVVISO DEL SINDACO PASQUALE ALIBERTI
«INCENDIO ALL’IMPIANTO S.EN.EC.A.:
Un incendio sta bruciando materiale all’interno dell’impianto di via Ferraris, è consigliabile nelle zone circostanti per le prossime ore:
Disattivare gli impianti di areazione e condizionamento.
Chiudere bene gli infissi.
Sciacquare bene frutta e ortaggi conservati all’esterno.

Siamo sul posto insieme alle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco per gestire l’emergenza e garantire che tutte le misure di sicurezza vengano applicate».

LA NOTA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI OPPOSIZIONE MARIO SANTOCCHIO

Il consigliere comunale di opposizione, in quota Fdi, scrive: «Da anni chiediamo la delocalizzazione di quel tipo di impianto, non previsto dalle norme dell’area Pip. L’ultima nostra denuncia risale alo scorso gennaio, in cambio abbiamo ricevuto una diffida con minaccia di querela. La salute però non è negoziabile, e ci auguriamo che le indagini della Magistratura possano fare luce su quanto sta accadendo. La nostra speranza è che tutto ritorni alla normalità, e i residenti possano rientrare nelle proprie abitazioni».

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