Rocca, le famiglie rinunciano al trasporto scolastico e chiedono il rimborso al Comune

A renderlo noto, la consigliera comunale Luisa Trezza

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«I disastri dell’amministrazione Pagano su servizi essenziali, quali mensa e trasporto scolastico, continuano a produrre danni, sia ai servizi stessi, sia alle casse dell’Ente». La denuncia della consigliera comunale di minoranza di Roccapiemonte Luisa Trezza, che segue la polemica per l’aumento dei costi dei due servizi comunali essenziali, che dura da due mesi.

luisa-trezza-2025-rtalive«Se l’obiettivo della giunta Pagano era quello di fare cassa sulle famiglie, riducendo la compartecipazione e quindi facendo innalzare i costi dei servizi a carico dei cittadini, ha ottenuto, invece, due risultati disastrosi: la 00rinuncia da parte delle famiglie al trasporto scolastico e la richiesta, legittima, del rimborso di quanto già versato – ha scritto Trezza -.

In pratica tante famiglie, dopo gli aumenti sopraggiunti, all’improvviso, a partire dal primo febbraio scorso, hanno rinunciato ad usufruire del trasporto scolastico, per il quale avevano pure pagato in anticipo, e insieme alla rinuncia, hanno chiesto anche il rimborso. È questo l’ultimo atto di una vicenda amministrativa inverosimile e miserevole che ha costretto tante famiglie, per necessità, ad organizzarsi diversamente ed a rinunciare allo scuolabus. E l’amministrazione che sperava di guadagnare qualche soldino in più, ora è costretta a restituire pure i soldi».
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La consigliera comunale di opposizione ha aggiunto: «Dalla determina n.73 del 10 aprile scorso, infatti, si apprende che “vi è stata una significativa rinuncia, in corso d’anno, al servizio da parte delle famiglie che usufruiscono del Trasporto Scolastico e viste le richieste di rimborso… si dispone che ai richiedenti sia resa la somma spettante”. A nulla sono valse le nostre reiterate richieste di ripensamento, al fine di non danneggiare la scuola locale e la sua offerta formativa a metà anno scolastico e, per giunta, a ridosso delle nuove iscrizioni.

L’ostinazione dell’amministrazione Pagano dinanzi al grido di allarme della scuola, dei docenti e delle famiglie, è stato il segno di un atteggiamento profondamente antidemocratico ma anche dell’assoluta incapacità gestionale, dinanzi a tanti sprechi, hanno scelto la strada più facile, quella di colpire bambini, famiglie e scuola».

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