Il giovane era in gita scolastica a Malaga dove un virus ha causato una miocardite che ha portato alla morte lo studente del liceo Mangino
Presentata una denuncia per la morte di Davide Calabrese, il 18enne studente di Pagani deceduto mentre era in viaggio di istruzione a Malaga, in Spagna. Come riporta La Città, la richiesta dei genitori alla procura di Nocera Inferiore è quella di fare luce sulla morte del figlio. A chiederla è idealmente tutta la comunità paganese in particolare quella del mondo della scuola, oltre degli amici e dei familiari del diciottenne defunto.
Non è facile da comprendere come un giovane possa morire in seguito ad una miocardite, causata da un virus. Per quanto virulente potesse essere l’infezione, la miocardite, nonostante non sia rarissima, ma una complicazione comunque rara, solitamente viene affrontata in ambiente ospedaliero con un altissima possibilità di guarigione. Una guarigione ancora più prevedibile in un paziente di 18 anni, in ottime condizioni di salute, soprattutto per quanto riguarda l’apparato cardiocircolatorio, più volte sottoposto a visite di controllo in quanto lo studente del liceo Mangino praticava più attività sportive.
Come sia stato possibile che un virus, per quanto potente, abbia portato Davide il giovedì della scorsa settimana a un innalzamento della temperatura corporea, se questa è stata repentina o già era in corso (l’infezione potrebbe essere stata contratta in Italia e poi divenuta malattia poche ore dopo), quando la 5 B ed altre due classi del Liceo Mangino di Pagani sono partite alla volta dell’Andalusia.
Bisognerà comprendere a quali cure è stato sottoposto il 18enne studente al momento del primo ricovero avvenuto con un’ambulanza chiamata da professori accompagnatori per portarlo in ospedale giovedì sera e poi al suo trasferimento in una struttura sanitaria di maggiore importanza sempre nella città andalusa, dove poi è deceduto dopo appena tre giorni di ricovero, alle 23:20 di sabato della scorsa settimana. Occorre chiarire la presunta macchia di sangue vicino al cuore, la sua natura e se è stata notata dei medici spagnoli, quale esito della miocardite di origine virale.
«La nostra intenzione – sottolinea Michele Calabrese, zio di Davide, che ha seguito insieme ai genitori del giovane i momenti della brevissima malattia del 18enne e poi tristissimo rientro in patria – è quella di fare luce sulle cause del decesso di Davide. Vogliamo chiarezze. Vogliamo capire. Vogliamo sapere. Lo dobbiamo a Davide. Ma vogliamo anche che sciagure come queste non si verifichino più».
I familiari hanno ritirato la cartella clinica dell’ospedale iberico che ha tenuto in cura lo studente. Ma la cartella clinica potrebbe non essere sufficiente a ricostruire la vicenda sanitaria che ha portato al suo decesso e quindi non si esclude che nelle prossime ore possa essere disposta l’autopsia.
Mercoledì scorso si sono svolti i funerali di Davide con grande commozione di tutta la città, e ora sarà necessario un ulteriore impegno anche da parte dei familiari per chiarire come un 18enne sia potuto morire nonostante fosse stato trasportato in due ospedali.
