Iniziativa dell’ordine dei medici, dell’Asl e del Ruggi. Presentato il modello Pisa
Grazie all’Ordine dei Medici della Provincia di Salerno, dell’Asl e dell’A.O.U. Ruggi col Patrocinio della Provincia e del Comune di Salerno ieri la città è tornata al centro di interessanti discussioni nazionali sul futuro della Gastroenterologia e dell’Endoscopia con il convegno: “Gastroenterologia ed Endoscopia: bilyary days and news” che si è tenuto nella Sala del Gonfalone di Palazzo di città.
La storia della Medicina ha visto Salerno, con la sua scuola medica, prima scuola d’Europa, tracciare un solco importantissimo nei primi approcci sistematici alle terapie ed alla dieta come mezzo per guarire o per non ammalarsi.
Con l’ausilio di specialisti di valore europeo, ci si pone l’obiettivo di mettere a punto le novità terapeutiche della patologia digestiva, cercando di dibattere e di puntualizzare tutto quello che è possibile fare per ridurre realmente le liste d’attesa. Si valuterà l’impatto che lo sviluppo tecnologico, i nuovi farmaci e le più recenti acquisizioni anche in tema di organizzazione dei percorsi, possono imprimere sulle necessità assistenziali.
Al convegno, organizzato sotto la responsabilità scientifica del dottor Attilio Maurano già dirigente dell’U.O.C. di Endoscopia Digestiva del Ruggi d’Aragona di Salerno dislocata presso il Fucito di Mercato San Severino e vice presidente dell’Ordine dei Medici, hanno partecipato i più rappresentativi esperti della materia e moltissimi giovani ricercatori delle realtà sanitarie Toscane, Emiliane, Venete, Lombarde e Napoletane facendo il punto sulle nuove tecniche, sulle nuove scoperte e sugli studi internazionali che stanno rivoluzionando il settore.
Gestione delle Calcolosi Complesse, il ruolo della colangioscopia e le tecniche rescue, le colecistiti acute, le patologie oncologiche, le diagnosi di colangiocarcinoma, biopsie liquide. Sono state inoltre presentati gli ultimi studi sulle malattie del pancreas e le relazioni tra ambiente e patologie oncologiche dell’organo. Si è discusso anche di soluzioni cliniche per ridurre le liste di attesa, e dell’utilizzo dei liquidi di contrasto nell’impiego della Colangioscopia e degli investimenti tecnologici. Per la farmacologia è stato trattato anche il tema del meccanismo MMX: e le novità e le prospettive in gastroenterologia.
Ha chiuso il confronto tra esperti nazionali del settore il dottore Emanuele Marciano, colui che è tra gli esponenti più autorevoli in Italia per l’Endoscopia Digestiva, primario dell’U.O.C. dell’ospedale di Cisanello a Pisa, che ha portato l’esperienza dell’Azienda Ospedaliera Pisana che a settembre scorso ha festeggiato il traguardo dei 3000 trapianti di fegato e della gestione endoscopica delle complicanze biliari post trapianto di fegato.
“L’iniziativa è stata un successo – ha detto Attilio Maurano, responsabile scientifico dell’iniziativa – e segna un punto a favore dell’alta qualità raggiunta negli ultimi anni da questo settore della medicina in provincia di Salerno”.
“Il modello Pisa – ha spiegato invece Emanuele Marciano – è un esempio di come si riesca a mettere in campo una vera multidisciplinarità e fare rete con il territorio. Nei trapianti di fegato non sono importanti solo i chirurghi ma anche i gastroenterologi, gli endoscopisti, i radiologi, gli anestesisti, gli epatologi, ma anche infermieri ed Oss, ma principalmente i volontari ed i pazienti che rendono viva una realtà che per questo ha creato un modello di riferimento. I traguardi si raggiungono se si persegue un obiettivo di sistema capace di fare squadra in tutte le discipline mediche guardando ad un unico obiettivo”.
Nella foto, da sinistra Emanuele Marciano e Attilio Maurano
