Il ferimento dei caschi rossi. Dopo riunione in Prefettura, emesse ordinanze a Scafati, Angri, Sant’Egidio del Monte Albino. Pagani. Parziale anche a Corbara. L’ordinanza a Pompei, l’invito alla popolazione a Santa Maria La Carità

Alle 11 di stamattina la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco è stata allertata per un incendio divampato all’interno di un deposito di stoccaggio di rifiuti a Scafati, in via Galileo Ferraris. Da stamattina sul posto ci sono le squadre dei caschi rossi di Salerno, Nocera, Sarno oltre a 2 autobotti e due squadre fuori provincia, una da Napoli e una da Avellino.

Tutto il pomeriggio ha operato anche il nucleo Sapr (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) per le riprese dall’alto con i droni, per poter studiare la situazione dei circa 10.000 metri quadrati interessati dell’incendio. Durante le operazioni si sono registrati i ferimenti di 5 vigili del fuoco rimasti coinvolti in mezzo alle fiamme nelle prime ore. Al momento le operazioni sono in corso anche con la presenza dei funzionari di servizio.

Dopo la riunione questa sera in prefettura di Salerno, mentre sono ancora le operazioni di spegnimento del rogo del capannone in via Galileo Ferraris nella frazione Cappella di Scafati, dove sono andati in fiamme tonnellate di balle di rifiuti, la situazione ambientale è stata esaminata questa sera in una riunione in prefettura a Salerno, con il prefetto Francesco Esposito.

LE ORDINANZE DEI SINDACI, QUALI E DOVE
Dopo le prime indagini dell’Arpac e dell’Asl Salerno al tavolo della prefettura sono state adottate più o meno le stesse ordinanze da diversi comuni della Provincia di Salerno, alle quali si sono aggiunte quelle di alcuni comuni del Napoletano.

ORI DANZE SCAFATI, ANGRI, SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO E SAN MARZANO SUL SARNO, PAGANI E POMPEI

«A seguito delle indicazioni pervenute dalla Prefettura, dall’Arpac e dall’ASL in relazione ad un esteso incendio che si è sviluppato all’interno dell’impianto di trattamento rifiuti sito a
Scafati, il sindaco ha firmato un’ordinanza in cui si dispone:
• la disattivazione di tutti gli impianti di areazione e condizionamento;
• la chiusura di tutti gli infissi esterni;
• il divieto di consumare o vendere frutta e ortaggi raccolti dopo l’incendio;
• il divieto di utilizzare risorse idriche provenienti da vasche e pozzi non protetti dalle precipitazioni aeree per fini alimentari;
• il divieto di pascolo nelle zone circostanti.
Condividete, grazie!».

CORBARA
Divieto di consumo di prodotti agricoli coltivati in zona fino a quando la situazione non sarà più chiara.
SANTA MARIA LA CARITÀ
A scopo precauzionale, tutta la cittadinanza è invitata a stare all’interno delle proprie abitazioni tenendo balconi e finestre chiuse.
ALTRI COMUNI
Domani mattina, altri sindaci valuteranno la situazione.