Operazione della Dda e della guardia di finanza. 24 arresti. I nomi
Interdizioni dall’attività professionali. Sequestri di 1,4 milioni di euro. Coinvolti imprenditori, professionisti, direttori di banca e un ex poliziotto. Contestato anche il favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
I militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali e ad un decreto di sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di 28 persone (di cui 12 in carcere, 12 agli arresti domiciliari e 4 misure interdittive del divieto di esercitare attività professionali), procedendo contestualmente a cautelare beni e valori per un importo superiore ad 1,4 milioni di euro.
LE IPOTESI
Ai 28 indagati, a vario titolo A predetti, vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria estorsione, favoreggiamento, truffa ai danni dello Stato, turbata libertà degli incanti, trasferimento fraudolento di valori, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e reimpiego di denaro provento di reato, oltre ad illeciti in materia di contrasto all’immigrazione clandestina.
LE INDAGINI
Le ipotesi accusatorie sono scaturite da una complessa attività investigativa condotta dal Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno, riguardano l’operatività di un sodalizio criminale con base operativa A Sarno, il cui capo e promotore risulterebbe individuato in Massimo Graziano, stabilitosi da tempo nell’Agro nocerino-sarnese, sebbene già appartenente, come statuito da una sentenza passata in giudicato nel 2015, all’omonimo clan camorristico, storicamente operante nella Valle del Lauro in provincia di Avellino.
In particolare, del gruppo criminale avrebbe posto in essere, come da contestazione, numerosi delitti di usura ed estorsione ai danni di imprenditori e soggetti economici in stato di difficoltà; parallelamente, attraverso società fittiziamente intestate a terzi, sarebbe riuscito ad ottenere finanziamenti agevolati dalla garanzia dello Stato, cosi procurandosi profitti che venivano utilizzati sia come provvista per l’elargizione di ulteriori prestiti usurari sia per l’acquisto di beni o altre utilità.
COME AVVENIVA IL RAGGIRO
II meccanismo fraudolento posto in essere — per come ricostruito attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, la disamina di documentazione contabile, accertamenti bancari su un numero rilevante di rapporti di conto corrente personali e societari – avrebbe coinvolto a monte alcune società di capitali di cui gli indagati acquisivano, in modo diretto o indiretto, la gestione o comunque il controllo, simulando successivamente la solidità patrimoniale e finanziaria, presupposto per ottenere indebitamente prestiti da parte di aziende di credito, coperti dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese.
Ottenuta in tal modo l’erogazione della liquidità, le rate del prestito ricevuto non venivano onorate, cagionando un danno economico alto Stato garante e traendone un profitto personale attraverso la distrazione delle somme ricevute.
IL RUOLO DEL COMMERCIALISTA E DEI DIRETTORI DI BANCA INDAGATI
In tale contesto, rilevano il ruolo di un commercialista e di due direttori di filiali di banca, ai quali e contestato di aver prestato la propria opera professionale al fine di favorire consapevolmente gli interessi economici della organizzazione mediante consulenze economico-finanziarie non veritiere.
FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
Nel programma criminoso dell’associazione vi era anche il favoreggiamento dell’ingresso illegale di cittadini extracomunitari nel territorio dello stato mediante l’inoltro di istanze finalizzate alla costituzione di fittizi rapporti di lavoro dipendente, attivati da società compiacenti.
In particolare, sono state oggetto di approfondimenti investigativi 506 istanze, inoltrate, nel corso dei cosiddetti click day, con il preordinato fine di non procedere ad alcuna assunzione ma di ottenere illecitamente il visto d’ingresso, dietro corresponsione di un compenso pari a 5.000 euro per ogni nulla osta rilasciato.
L’USURA
Con i proventi delle varie attività illecite, alcuni indagati praticavano l’usura.
Indagati destinatari della misura cautelare in carcere:
-GRAZIANO Massimo, nato il 2.5.1972 a Sarno (SA)
-DE VIVO Michele nato il 03.05.1966, a Ottaviano (NA)
-GRAVINESE Sabatino, nato il 2.3.1969 a Stigliano (MT)
-MATERA Giuseppina, nata il 03.1.1968 a Montalbano Jonico (MT).
-FANTASIA Mario, nato il 22.5.1978 a Policoro (MT).
-MURANO Gaetano, nato 1°1.1.1966, a Sarno (SA).
-BOSSONE Francesco, nato il 21.12.1964 a San Paolo Belsito (NA).
-MALAFRONTE Antonio, nato il 30.3.1985, a Scafati (SA).
-GRAZIANO Salvatore Luigi, nato il 16.7.1993.
-FISTILLO Maria, nata il 23.1.1988 a Moschiano (AV)
-RUFINO Luca, nato il 20.5.1979 ad Avellino.
Indagati destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari:
-DE VIVO Antonio, nato il 14.5.1991, ad Ottaviano (NA)
-DE VIVO Arianna, nata il 19.3.1994, a Ottaviano (NA)
-MANCUSO Antonio, nato il 21.3.1987, a Sarno (SA).
-PISCOPO Antonio, nato l’1.9.1964, a Torre del Greco (NA)
-VORRARO Giovanni, nato il 10.11.1964 a Poggiomarino (NA)
-PRISCO Giovanni, nato il 4.6.1974 a Sarno (SA).
-PAPPACENA Tommaso, nato il 13.6.1957 a Sarno (SA)
-DI DOMENICO Rosario, nato 11.12.1982, a Salerno.
-PASCALE Gennaro, nato il 3.9.1967 a Napoli
-VENTIMIGLIA Salvatore, nato il 14.2.1989 a Napoli.
-LA MARCA Michele, nato il 17.11.1989, a Nola (NA).
-FARAVOLO Roberto, nato il 19.5.1974, a San Giuseppe Vesuviano (NA).
Soggetti destinatari della misura interdittiva:
-PIGNATARO Rubina, nata il 17.9.1976, a Nocera Inferiore (SA), misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali per la durata di mesi 9.
-PRISCO Angelo nato a Sarno (SA) il 08.12.1993 misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali per la durata di mesi 8.
-NUNZIATA Pasquale, nato il 10.11.1999, a Sarno (SA), misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali per la durata di mesi 10.
-AMODIO Salvatore, nato il 04.06.1976, a Salerno, misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali per la durata di mesi 12.
