Rischio condanna dei Granata alla Serie C
Ennesima sconfitta per la Salernitana difronte al proprio pubblico contro il Palermo. A nulla è servito il goal di Amatucci al 91esimo per altro confezionato da due baby, lui medesimo su cross di Corazza, i “Big” non prevenuti.
Un primo tempo con il freno a mano tirato che ha permesso agli ospiti di gestire la partita. Nella ripresa invece complice l’inserimento tardivo di giocatori offensivi come Verde e Tongya la Salernitana ha cambiato volto ed ha creato qualche problema ai rosanero ma in maniera sempre e comunque confusionaria. Sembra non esserci la minima idea di cosa si debba fare in campo e la squadra appare contratta finché non prende schiaffi difficilmente recuperabili nel corso della gara.
Il mister Breda sembra dover restare al suo posto al momento, nessun atto di coraggio che porta alle dimissioni e nessun ribaltamento da parte della società che avrebbe dovuto intervenire durante la sosta e invece… Adesso le partite che restano, 7 per la precisione, sembrano tutte proibitive e mentalmente compromesse. A 4 punti di distacco dalla salvezza e con il non gioco espresso, la piazza sembra ormai consapevole che la Serie C non sia più un miraggio ma una probabilità concreta.
La Salernitana ora è attesa a Castellammare contro la rivelazione Juve Stabia che venderà cara la pelle sia in ottica play off, sia per le ostilità tra le tifoserie. Non resta per i Granata sperare che qualcosa si smuova, che si riescano a vincere, dopo Castellammare, 2 oppure 3 incontri di fila per tornare a crederci. Forse la mente dei calciatori, che sono quasi tutti in prestito. è proiettata già a settembre.
Fabio Falcone
