La querelle sull’istituto scolastico di San Marzano Sul Sarno più volte derubato
L’assessore Raffaele Belvedere difende l’operato della Giunta di San Marzano Sul Sarno e risponde su Facebook a presunte notizie false. Poiché a noi risulta che è stato pubblicato un unico articolo sulla riunione della commissione comunale della sicurezza ed è quello di RTAlive (LEGGI QUI – Furti nella scuola, “l’allarme è rotto da mesi”. La preside dà forfait), il sospetto che si riferisse a questo è alto.
Comunque, l’assessore ha affermato che «la sicurezza del plesso scolastico non è di competenza dell’Amministrazione comunale la quale tuttavia si è resa ampiamente disponibile non appena il Bilancio approvato ne ha dato facoltà».
Dopo quattro furti in 10 mesi nella scuola e nella palestra dell’Istituto comprensivo, dove sono stati rubati diversi beni della società di pallavolo, «gli amministratori non possono disporre spese in maniera deliberata ed arbitraria – afferma Belvedere -. Esistono regole, esistono procedure» evidenzia l’assessore, dimenticandosi, però, di aver speso oltre 20mila euro per eventi per l’estate e il Natale, a fronte degli appena 2.800 euro da stanziare per riparare l’allarme nella scuola.
Il componente della giunta comunale aggiunge: «Tutte le telecamere citate e fatte passare come inoperanti, sono invece funzionanti e a disposizione delle autorità. L’indagine è in capo ai Carabinieri verso i quali la Dirigente scolastica ha sporto denuncia all’indomani dei furti, a loro ci affidiamo sicuri».
LA PRECISAZIONE
Qualora si riferisse all’articolo di RTAlive va sottolineato che nessuno ha scritto del mancato funzionamento delle telecamere di videosorveglianza, ma che l’allarme era rotto. Anzi, abbiamo specificato che se qualcuno le avesse monitorate forse avremmo potuto anche stabilire da dove i ladri fossero entrati, per correre ai ripari. Una soluzione alla “Santa Chiara”, nella cui chiesa furono installate le cancellate solo dopo che erano stati messi a segno i furti. Belvedere, novello Atanasio vescovo di Alessandria, specifica poi che: «Tutti i punti evidenziati dall’articolo in questione risultano contestabili alla luce della verità dei fatti».
IL DUBBIO SHAKESPEARIANO
Ma se le telecamere sono funzionanti, a questo punto o non è idoneo il sistema di videosorveglianza (e quindi è inefficace) o ad operare è stato Arsenio Lupin o la banda dei sette uomini d’oro? Il dubbio si infittisce con il tentativo di risposta dato dall’assessore: se fossero veramente efficaci le telecamere ci si dovrebbe chiedere perché non siano stati fermati i ladri. O è un interrogativo troppo audace?
I BUONI RAPPORTI CON LA PRESIDE
La stessa amministrazione comunale ha sottolineato i buoni rapporti con la dirigenza scolastica dell’istituito comprensivo di San Marzano Sul Sarno. Ma alla riunione con la commissione sicurezza del Comune, la preside non c’era. Impossibilitata? E perché non delegare un vicepreside o altro docente, visto che si discuteva proprio della sua scuola, che è proprietà del Comune ed è stata più volte oggetto di furto? Se non è un segno di freddezza della dirigente nei confronti dell’Ente, allora lo è di mancato rispetto.
LA CHIOSA MORALISTICA
«Non è nostra intenzione insegnare niente a nessuno, accogliamo con apertura ogni parere che ci arricchisce del confronto e di nuove prospettive per la comunità, ma quanto riportato ci rattrista, per il rispetto che abbiamo verso gli organi di informazione, verso il parere libero, verso la necessità di rendere il cittadino partecipe e coinvolto nella vita del paese» conclude Belvedere nel comunicato stampa.
LA RICHIESTA
Siamo rattristati che sia rattristato l’assessore, ma nella speranza che ritrovi a breve la gioia di vivere potrebbe spiegare ai cittadini di San Marzano, visto che telecamere ci sono perché non si controllano? Oppure se nulla si può contro questi ladri da Fort Knox e bisogna affidarsi alle preghiere: a questo punto perché non organizzare una processione per chiedere l’’intercessione a San Dimas (da alcuni chiamato Disma o Demmas). A proposito, il 25 marzo è la ricorrenza.
Raimondo Aufiero
