A finire sotto processo due imprenditori di Castel San Giorgio e uno di Nocera Inferiore. proponevano in vendita materiale elettronico e informatico
Accusati di associazione per delinquere finalizzate alle truffe per acquisti di materiale informatico e tecnologico, i tre imputati tutti assolti
L’INDAGINE
L’inchiesta della procura di Nocera Inferiore fece molto clamore sette anni fa, tanto da portare gli imputati agli arresti domiciliari e innescare anche una class action. Enrico Attanasio e Patrizio Basile di Castel San Giorgio e Rocco Patrizio di Nocera Inferiore, tutti attorno ai 50 anni, sono stati imputati di aver organizzato diversi raggiri consistiti nell’offrire falsamente in vendita svariati prodotti hi-tech sul loro sito web denominato “Dueamici.it”, con sede a Mercato San Severino.
LE CONTESTAZIONI
Ai tre fu contestato anche il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di oltre 200 truffe in danno di clienti che avevano chiesto gli acquisti dei prodotti da vari città italiane. Il meccanismo contestato faceva riferimento ad artifizi e raggiri per offrire questi prodotti elettronici inducendo in errore centinaia di acquirenti telematici e procurandosi ingiusti profitti quantificati in circa mezzo milione di euro. Un meccanismo che aveva fatto venire alla mente per certi versi lo schema Ponzi.
LA RICHIESTA DEL PM
Nella sua articolata requisitoria il Pubblico Ministero, Dott. Fiorillo, aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati ad anni sei e mesi sei di reclusione.
LA DIFESA
Nel corso della lunga ed articolata istruttoria dibattimentale la difesa, condotta dal penalista Stanislao Sessa, è riuscita a dimostrare la completa estraneità ai fatti dei tre soggetti, giungendo ad assoluzione con formula piena perché il fatto non sussiste. In sostanza è stata completamente smontata l’originaria accusa, dimostrando la perfetta liceità del meccanismo posto in essere e delle modalità contrattuali non truffaldine che veniva accettate dagli utenti, ben consapevoli della necessità di attendere che altri compratori si aggiungessero alla lista per perfezionare gli acquisti.
LA SENTENZA
Il Tribunale collegiale di Nocera Inferiore, presidente Dott. Noschese, ha accolto la tesi dell’avvocato Sessa e ha assolto i tre imputati, ribadendo l’assenza della truffa che l’induzione in errore delle vittime. Non si ravvisano raggiri o artifizi che gli imputati avrebbero posto in essere per carpire il consenso delle persone offese, determinatesi a concludere l’affare nella piena consapevolezza dei suoi termini, poiché la vantaggiosità dell’offerta si spiegava con l’aleatorietà dell’acquisto di cui i compratori erano sostanzialmente a conoscenza. Non può dunque ritenersi che gli imputati abbiano agito con lo specifico proposito di frodare le vittime, concludendo un contratto cui già in origine avevano intenzione di non adempiere.
