Il duro affondo di Luisa Trezza, consigliera comunale di minoranza di Roccapiemonte
«Si vantano di cose di cui dovrebbero vergognarsi e, per le quali, dovrebbero solo chiedere scusa ai bambini, alle famiglie e alla scuola per tutti i disagi che stanno causando». Ad annunciarlo, Luisa Trezza, consigliera comunale di opposizione a Roccapiemonte.
L’esponente dell’opposizione aggiunge: «Con toni trionfalistici, manco stessero realizzando l’opera pubblica del Millennio – riferendosi al Comune – annunciano che il Ministero ha autorizzato la famigerata variante e che, finalmente, i lavori di messa in sicurezza della scuola primaria “Alfonso Palumbo” di Casali potranno iniziare. Si, iniziare, visto che da maggio 2024 il cantiere è stato solo inaugurato con una foto e da allora solo silenzi e bugie, fino alla nostra richiesta di accesso agli atti dai quali siamo venuti a conoscenza della esigenza di una variante».
LA VARIANTE
La consigliera evidenzia: «Più che una variante di un progetto ex novo, visto che, finalmente, hanno capito che occorreva abbattere e ricostruire un solaio. Se avessero chiesto ai bimbi della vicina scuola dell’infanzia, probabilmente, glie lo avrebbero detto subito e non avremmo fatto saltare un intero anno scolastico».
IL RITARDO
Trezza sottolinea: «Resta un ritardo enorme ed ingiustificabile, la scusa di voler fare una scuola più sicura non regge, visto che i problemi strutturali del plesso di Casali erano noti già dal 2017, allorché l’amministrazione del tempo, ormai a fine mandato, fece installare dei vetrini di monitoraggio. Con nove mesi di ritardo partono finalmente i lavori ma ciò significa che gli alunni della scuola saranno costretti a stare un altro anno nell’oratorio parrocchiale di Rocca capoluogo, con tutti i problemi che questa scelta illogica e assurda sta comportando.
Hanno preferito investire 40 mila euro di soldi pubblici in una struttura privata, circa 50 mila euro per garantire il trasporto, sottraendo questi fondi, messi a disposizione dal Piano di Zona, alle politiche sociali per infanzia e minori, e si lodano pure! Eppure a pochissima distanza dal plesso in ristrutturazione il Comune di Roccapiemonte ha ben due strutture pubbliche, il palazzo Marciani e l’ex sede della polizia municipale sorta proprio come un asilo».
LA RICHIESTA
Trezza conclude: «Ciò che chiedo con forza è di riportare i bambini a Casali e di attrezzare a scuola uno dei due edifici comunali, solo così si potrà rimediare, in parte, al disastro prodotto».
