La pericolosa banda della Giulietta sospettata dei furti a Salerno, Nocera e Cava

Le indagini dei carabinieri si estendono anche in provincia

Similitudini con furti nei quartieri collinari nel capoluogo e nella zona nocerina di Grotti come. In quella di San Mauro è Fosso Imperatore, oltre nelle frazioni metelliane.
amazon-promozione-musica-rtalive-21
Erano attrezzatissimi e armati con almeno una pistola pronta all’uso, collegati via radio e spregiudicati nella reazione tanto da investire anche un carabiniere e sparonare una gazzella dell’Arma. Questo il profilo della cosiddetta banda della Giulietta che sarebbe stata attiva nella zona di Mariconda, ma anche a Brignano, via Panoramica a Salerno, nella zona rurale di Nocera Inferiore e a Nocera Superiore, in particolare a Rotti e in tutta la fascia compresa dal centro fino a Materdomini. La banda sarebbe stata in azione anche a Cava de’ Tirreni.

L’ARRESTO
Assicura importanti l’arresto del 31enne albanese Keshi Krenar, giovedì sera a Salerno. Intorno alle ore 19, a via Podgora a Mariconda è stato arrestato con una pistola, refurtiva e arnesi da scasso, dopo aver ferito quattro carabinieri.

Al numero di emergenza 112, giovedì sera, un residente di via Podgora, strada a mezzo tra la parte nuova di Mariconda e gli edifici dell’ampliamento dell’area del parco Arbostella, è arrivata una segnalazione di una vettura sospetta all’altezza di parco San Matteo. Sul posto sono arrivate due pattuglie della Radiomobile della compagnia di Salerno e hanno notato che di lato, in una sorta di slargo, era parcheggiata una Giulietta bianca.

Da una gazzella è sceso un carabiniere per controllare la vettura con un uomo alla guida. Appena visto l’avvicinarsi del militare, la Giulietta bianca è ripartita improvvisamente, facendo un testacoda e travolgendo il carabiniere. In quel momento è intervenuta la seconda pattuglia, ma la Giulietta l’ha speronata.

Un quarto militare ha fermato Keshi Krenar, uomo dal fisico notevole, che ha opposto resistenza, ma il carabiniere ha avuto la meglio. Quattro i militari feriti: quello investito ne avrà per 20 giorni e gli altri tre (i due della pattuglia che è ha subito l’incidente stradale e il collega che ha fermato l’albanese) per cinque giorni.

Trasferito al comando provinciale, il 31enne arrestato ha visto poi aprirsi le porte del carcere, visto anche i precedenti, in attesa dell’udienza di convalida.

La Giulietta bianca è risultata rubata come anche la targa, presa da un’altra vettura. Al suo interno trovati una pistola 7,65, parte della refurtiva di un precedente furto e alcuni arnesi da scasso. A colpire oltre la presenza della pistola anche quella di una radio ricetrasmittente, con la quale probabilmente, l’albanese era in contatto con i due che sono stati visti operare all’interno di un’abitazione nel parco degli Aranci (derubato per la quarta volta, come ha dichiarato la proprietaria) e che si accingevano a svaligiare un secondo appartamento.

La fuga dell’albanese, quindi, potrebbe essere stata finalizzata non solo a far perdere le sue tracce, ma anche a consentire di allontanarsi ai due presunti complici che al momento non sono stati ancora trovati.
10_amazon
LE ALTRE BANDE

Da ottobre dello scorso anno, una Giulietta di colore bianco era stata notata e segnalata per una serie di furti a Brignano, Casa Manzo, via Panoramica, così come a Nocera Superiore in via Grotti Campo e nelle aree limitrofe, nella zona rurale di Nocera Inferiore e in varie frazioni di Cava de’ Tirreni. Inutile prendere la targa, in quanto venivano cambiate sempre con altre rubate. In alcune immagini a Nocera e a Salerno erano stati riprese dalle telecamere di videosorveglianza tre persone, tutte dal fisico alto, aggirarsi nella zona con il volto travisato e le luci sulla testa per meglio muoversi.

La banda non dovrebbe essere quella che opera nei colpi ai tabaccai, farmacie con il sistema del flex e ce ne dovrebbe essere anche un’altra che ha operato sempre nel Salernitano, in particolare tra via Seripando, La Menolella e altri quartieri della zona alta della città, recentemente intercettata mentre fuggiva con una Audi di colore nero poi abbandonata in autostrada ad Angri per fuggire alla polizia che li inseguiva.

DA DOVE VENGONO
Il 31enne albanese è in pratica senza fissa dimora e graviterebbe tra la zona di Napoli Nord, Caivano e il Casertano, la stessa riscontrata in altre occasioni. È anche probabile, quindi, che ad operare siano più batterie (gruppi) di una sola organizzazione, specializzata chi nei furti in appartamento, chi in quelli in negozi.

loading ads