Incidente mortale a via Fra Generoso a Salerno salgono a tre gli indagati

Sotto inchiesta anche il responsabile della ditta di Sarno che ha commissionato i trasporti e quello dell’impresa trasportatrice

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Salgono a tre gli indagati per le ecoballe cadute da un camion in via Fra Generoso a Salerno nel quale è morto il ciclista Domenico Campanile di Casagiove. Sabato mattina la tragedia nella quale è rimasto ferito anche un altro ciclista di Caserta. Per l’ipotesi di omicidio stradale del 49enne ciclista di Casagiove e di lesioni dell’altro ciclista sott’’inchiesta sono finiti il 45enne autista di Ercolano che trasportava le sette ecoballe di rifiuti cadute all’incrocio con la strada che porta al castello di Arechi, il 59enne titolare dell’azienda di Sarno che ha commissionato il trasporto e il 46enne responsabile della ditta di trasporti.
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L’INDAGINE

La procura di Salerno indaga sull’ipotesi che il camion con rimorchio che trasportava gli involucri destinati all’inceneritore in Grecia, tramite la nave in partenza dal porto di Salerno, procedeva a velocità sostenuta pur affrontando una curva più stretta, dove l’azione centrifuga ha proiettato gli involucri a terra sulla destra, assecondando la traiettoria della strada. L’azienda committente il trasporto avrebbe caricato i rifiuti sul camion, accatastati su tre file, senza alcuna fune o cinghia di contenimento e senza alcuna protezione laterale, posteriore e superiore, consentendo così la circolazione del rimorchio non in condizioni di sicurezza. La ditta proprietaria del mezzo avrebbe consentito la conduzione del mezzo in spregio alle norme di sicurezza.

L’AUTOPSIA

Domani sarà conferito l’incarico per l’autopsia al medico legale individuato dalla procura di Salerno. Le parti offese annoverato sono, oltre al 49enne deceduto e al 43enne ferito, anche la moglie del defunto ciclista.

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LE INDAGINI

Gli agenti del comandante Rosario Battipaglia hanno eseguito i rilievi dell’incidente mortale e hanno controllato altri due camion partiti dalla stessa ditta di Sarno sempre con lo stesso tipo di carico di rifiuti per inceneritori, destinati all’espatrio.

L’ULTERIORE ANALISI

Non si esclude che successivamente venga affidato anche una consulenza per valutare più approfonditamente i sistemi di ancoraggio delle ecoballe dal peso ciascuna di 2,5 tonnellate adottati dal conducente del camion che doveva affrontare di lì a poco la discesa del viadotto Gatto, quando in via Fra Generoso, all’altezza della strada provinciale numero 1 per il castello Arechi e Croce di Cava, sono caduti sette involucri di rifiuti compattati.

Un approfondimento che potrebbe riguardare in particolare la modalità con cui le ecoballe sono state caricate e fissate al semirimorchio. Bisogna comprendere, infatti, se vi sono responsabilità in capo al solo conducente o anche a chi ha gestito le operazioni di carico per la ditta che ha commissionato il trasporto.

Le ipotesi investigative fanno aumentare lo sconcerto nel pensare se le ecoballe fossero cadute poco prima, in autostrada, provocando danni più gravi a persone e cose.

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