La sentenza
Stalkerizzava un carabiniere e una donna che riteneva avere una relazione con lui, condannata una 41enne scafatese a un anno e otto mesi di reclusione. L’imputata dovrà risarcire il danno, da valutarsi i altra sede, alle due vittime e, se vorrà la pena sospesa, dovrà seguire un corso di recupero, come deciso dal tribunale di Nocera Inferiore.
IL CASO
Una storia non comune quella discussa in aula del palazzo di giustizia. Un militare in servizio, fino a qualche anno fa, alla tenenza di Scafati aveva avuto una breve relazione con una quarantenne scafatese. La relazione finì, ma quella che sarebbe stata la fidanzata non volle accettare la conclusione. Da qui, la donna avrebbe cominciato a seguire perfino in palestra il militare e in altri luoghi, tant’è che avrebbe deciso di farsi trasferire altrove, ma senza riuscire a sottrarsi dalle attenzioni moleste dell’imputata.
L’IDEA DI UNA RIVALE
La quarantenne avrebbe incolpato una donna poco più grande di lei di aver favorito la fine del suo rapporto sentimentale con il militare e l’avrebbe ricoperta di voci maldicenti. La vittima, infatti, è sposata e con figli e non erano sopportabili le voci di una relazione extraconiugale con il carabiniere, ancor più se non esisteva. La vittima lavora in una struttura sanitaria, dove il militare sarebbe andato a visitarsi: la gelosia arrivò a tal punto che la donna poi condannata scaraventò una pietra contro la vetrina dove lavorava quella che nella sua amante aveva une relazione con il carabiniere. Un’idea del tutto non supportata da nessun elemento reale e che ha portato ad adottare una misura cautelare a carico dell’imputata del divieto di avvicinamento alle due vittime.
LA VALUTAZIONE
Il carabiniere è difeso dall’avvocato Raffaele Pucci, la donna vittima è assistita dall’avvocato Stella Criscuolo, l’imputato è seguita dall’avvocato Walter Domenico Casciello. Il collegio di difesa valuterà quando emergerà dalle motivazioni per presentare eventuale ricorso in appello.
