È il Salernitano Giovanni Amoroso il nuovo presidente della Corte costituzionale

Eletto all’unanimità

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Giovanni Amoroso, 76 anni di Mercato San Severino, è il nuovo presidente della Corte costituzionale. Eletto all’unanimità è stato eletto giudice costituzionale dalla Corte di cassazione il 26 ottobre 2017. In questi anni è stato vicepresidente della Corte (incarico che ricopre dal 12 dicembre 2023). Come presidente rimarrà in carica fino al 13 novembre 2026 (data di scadenza di nove anni per i giudici costituzionali.

LE PRIME DICHIARAZIONI
«Il mio impegno sarà assoluto, con disciplina e onore come richiede articolo 54 della Costituzione – ha affermato Amoroso – Non ci sono linee programmatiche da esporre». «La Corte è un organo profondamente collegiale – ha aggiunto il neopresidente -. C’è da ricordare che la bussola nell’attività della Corte è la Costituzione… Auspico che il collegio della Corte possa essere reintegrato nel suo plenum quanto prima».

Al momento mancano quattro giudici costituzionali. Giovedì prossimo è stato convocata l’assemblea per la nomina dei giudici mancanti e si spera che finalmente le forze politiche trovino un accordo per eleggere i quattro giudico mancanti, superando contrapposizioni e polemiche, nel nome del supremo interesse. «La Corte però non è menomata, ha lavorato in undici, come previsto dalla legge».
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LA DICHIARAZIONE SUL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA
Nella sua prima conferenza stampa i giornalisti gli hanno chiesto in particolare dell’inammissibilità del referendum sull’Autonomia: «La possibilità di determinare i Lep – Livelli essenziali di prestazione, ndr – senza un intervento del legislatore non c’è, occorre che il legislatore intervenga e ridetermini i criteri per l’individuazione dei Lep». I Lep costituiscono «il pilastro su cui si regge la legge» sull’Autonomia ed «è stato investito dalla pronuncia di incostituzionalità sia nella parte riguardante la delega sia nella parte in cui la legge faceva salvo il criterio di determinazione dei Lep sulla base della precedente legge», ha spiegato Amoroso.

LA NOMINA DEI VICEPRESIDENTI
Il Presidente Amoroso ha nominato Vicepresidenti i giudici Luca Antonini e Francesco Viganò.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA CORTE COSTITUZIONALE
GIOVANNI AMOROSO È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE La Corte costituzionale riunita oggi in camera di consiglio ha eletto Presidente, all’unanimità, il giudice Giovanni Amoroso. Il neopresidente, eletto giudice costituzionale dalla Corte di cassazione il 26 ottobre 2017, ha giurato il 13 novembre 2017; già Vicepresidente dal 12 dicembre 2023, rimarrà in carica fino al 13 novembre 2026, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale. Come primo atto, il Presidente Amoroso ha nominato Vicepresidenti i giudici Francesco Viganò e Luca Antonini.

Note biografiche Nato a Mercato Sanseverino (Salerno) il 30 marzo 1949, è stato nominato magistrato con decreto ministeriale del 27 marzo 1975; ha svolto le funzioni di pretore penale presso la pretura di Bergamo (1976-1980) e di pretore del lavoro presso la pretura di Roma (1980-1984). Assegnato all’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione nel 1984, dapprima come magistrato di tribunale (1984-1989) e poi come magistrato d’appello (1996 2000), è stato applicato alla Sezione Lavoro ove ha partecipato ai collegi come relatore e poi estensore delle pronunce adottate. Nel periodo 1986-1989 è stato applicato al Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione ed ha curato i corsi di apprendimento del sistema Italgiure delle banche dati della Corte.

Dal 1990 al 1996 è stato collocato fuori ruolo della magistratura in qualità di assistente di studio a tempo pieno del giudice costituzionale Renato Granata; successivamente – rientrato in ruolo come magistrato d’appello applicato all’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione – ha proseguito, a tempo parziale, sino al 1999 la sua collaborazione con il giudice costituzionale Renato Granata, eletto Presidente della Corte. In seguito, dal 1999 al 2008, rimanendo in ruolo come magistrato della Corte di cassazione, è stato assistente di studio del giudice costituzionale, poi Presidente, Franco Bile. Nominato Consigliere di cassazione nel 2000, è stato dapprima assegnato alla Terza Sezione penale, con applicazione alla Sezione Lavoro e, successivamente, assegnato a quest’ultima con applicazione alla Terza Sezione penale.
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Conseguita l’idoneità alle funzioni direttive superiori, dal marzo 2006 è stato designato quale componente delle Sezioni Unite civili della Corte di cassazione. Nominato Direttore aggiunto dell’Ufficio del Massimario della Corte nel febbraio del 2013, successivamente ne è divenuto il Direttore. Nel febbraio del 2015 è stato nominato Presidente di sezione della Corte e assegnato alla Sezione Lavoro. Nel giugno del 2015 è stato destinato anche alle Sezioni Unite civili come presidente di sezione non titolare, venendo altresì designato come coordinatore delle Sezioni Unite civili.

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