In quattro sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
Non è finita l’indagine sui centri messaggi con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per i quattro indagati per i centri massaggi hot di Salerno e Scafati. Si cerca ora di comprendere se il fenomeno sia più vasto o ci siano coinvolte altre persone nel giro.
Al momento nei guai sono finiti il 57enne Giovanni Somma e la 55enne Maria Di Martino di Pompei, marito e moglie, considerati i titolari dei centri massaggi di Scafati e Salerno finiti nell’inchiesta. Alla stessa misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria sono stati sottoposti la 54enne di Salerno Assunta Carrozza, residente a Baronissi, e il 45enne di Napoli, Danilo Guarini.
Ad indagare la Guardia di Finanza di Scafati e la procura di Nocera Inferiore. I due centri massaggi erano nella traversa Schettini di Scafati e in via Calata San Vito a Salerno, tra il Carmine e Fratte, come ricorda Alessandro Mosca su La Città che per primo ha parlato di questa inchiesta. Maria De Martini insieme agli altri tre indagati avrebbero trasformato quei locali in negozi a luci rosse, pubblicizzando le offerte di prestazioni sessuali su intemet e pagine web oltre ad occuparsi dell’organizzazione degli appuntamenti con i clienti e la spartizione dei guadagni, inducendo le “operatrici” alla prostituzione. Nei centri massaggi installati erano state installate delle telecamere che potrebbero rilevare ulteriori elementi.
