0 a 2 in casa ma niente drammi
Altra sconfitta in casa per la Salernitana al cospetto di un Bari molto modesto ma cinico. L’ involuzione della squadra campana è preoccupante. In questo primo quarto di campionato si è passati dal segnare abbastanza ma prendendo tanti goal, a segnare poco o nulla mantenendo salda la difesa fino ad arrivare ad oggi dove la Salernitana non riesce più a segnare ma sistematicamente prende goal con troppa facilità.
Al momento i granata sono in zona retrocessione e la società sta attualmente valutando i correttivi da apportare e abbastanza velocemente. Come spesso accade a pagare è l’ allenatore ed è molto probabile che anche a ridosso della pausa per le nazionali in cui si avrà tempo per raddrizzare la barca, si cerchi un nuovo profilo. Perdere 2 a 0 in casa contro una squadra ampiamente alla portata fa davvero male. Eppure la rosa resta competitiva.
Allora di chi sono le colpe di tutto questo? Difficile a dirsi e facile darle a tutti. La società di sicuro ha lesinato sforzi, l’ allenatore sicuramente non ha l’ esperienza adatta ad una piazza così importante ma gli infortuni, i ritardi di condizione, calciatori inattivi da troppo tempo sono comunque delle attenuanti. Non ci sentiamo di criticare oltremodo il tecnico Martusciello perché è stato in grado di creare un gruppo solido in poco tempo e non è cosa facile.
I calciatori sono uniti tra loro e questo è un dato di fatto. Di sicuro il mister avrebbe dovuto osare di più senza intestardirsi con il suo apparente integralismo ma esonerarlo non crediamo sia la scelta giusta. La Salernitana è abbastanza in linea con le premesse iniziali di un campionato di assestamento. È in zona retrocessione è vero ma è anche a 5 punti dia play off e con tutti gli effettivi questa squadra non può retrocedere ma solo risalire la china.
Il calcio fa sempre troppe vittime precocemente, le piazze calde non danno tempo ad allenatori e calciatori di ambientarsi dimenticando che sono pur sempre uomini e che possono sbagliare. In un mondo dove i soldi sembrano essere l’unico valore aggiunto, bisognerebbe tutelare la serietà, l’educazione, l’abnegazione e lo spirito di sacrificio per poter costruire un muro di mattoni e non di carta.
Fabio Falcone