Quarta puntata dell’inchiesta Pagani. Il desolante quadro tracciato dal Gip
Il Comune di Pagani retto da commissari prefettizi, tre amministrazioni comunali su piani contrapposti, sarebbe stato comunque pervaso dagli interessi dell’ex assessore (fino al 2016) Alfonso Marrazzo, qui di seguito, che riusciva ad ottenere appalti con la sua cooperativa Pedema che poi finivano per favorire il clan Fezza De Vivo. Tutto questi tramite, indagano la Dda di Salerno e i carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore, la vicinanza non a politici, amministratori comunali, ma a funzionari che si sospetta infedeli.
IL RUOLO DI BONAVENTURA TRAMONTANO
Personaggio centrale dell’intera inchiesta, Bonaventura Tramontano è lo storico dirigente del Comune di Pagani, finito anche lui agli arresti in carcere, sarà oggetto della quinta puntata dell’inchiesta.
IL COSTO DELLE INFORMAZIONI
Bonaventura Tramontano, in cambio dei suoi favori a Marrazzo avrebbe avuto l’assunzione di un familiare e di un’altra persona.
A telefono parla una persona con Marrazzo: «…anche per … il servizio informazioni … capiscimi Alfonso… diamolo lo stesso il regalo… io sto rimettendo tanti dì quei soldi che tu non ti immagini. Risparmiamoli questi soldi, fallo per le anime di tutti i morti». Marrazzo: «stammi a sentire – i due assunti legati a Tramontano, ndr -, a me mi costano 4.000 euro al mese. Mi sono scocciato…. allora, il mercoledì non scende a faticare, … (la seconda assunta, ndr) viene solo la mattina, il (primo assunto, ndr) il mercoledì dice che si deve prendere una giornata di riposo che non ce la fa. Stamattina … ieri non è venuto, oggi mi ha detto che teneva … gli fa male la pancia e manco viene. E mi hai rotto il…, io ti do 1.500 al mese, ti pigli il …(segue imprecazione ndr)… di robe e tutte cose, ma che ca… ma tu veramente ti sei scimunito».
Per i giudici questa intercettazione è un’autentica confessione stragiudiziale «che attesta che il Tramontano Bonaventura è al servizio del Marrazzo; che il Marrazzo ha pagato questo servizio mediante la “strumentale” assunzione – di una persona, ndr) e che gli costa 1.500 curo al mese; il fatto che sia un assunzione “inutile” e che sia, quindi, solo il prezzo del pactum sceleris emerge pacifico quando il Marrazzo si lamenta che – l’assunto, ndr – neanche viene a lavorare nonostante prenda 1500 giuro al mese e lui ovviamente non può mandarlo via. Ora poi il prezzo si è anche raddoppiato perché, evidentemente, posta la rilevante attività in suo favore (sostanziatasi nel falso ideologico e nella turbata libertà degli incanti descritta ai capi di contestazione precedenti) è stato pure costretto ad assumere la- seconda persona, ndr-. egli evidentemente, nonostante i costi alti dell’asservimento della funzione del Tramontano, non è contento del “servizio” e se ne lamenta, documentando la sussistenza dei gravi indizi per entrambi gli indagati del delitto di corruzione. Nello stesso senso depongono pure altre captazioni.
IL RUOLO DELL’AVVOCATO GIUSEPPE SERRITIELLO
Altro storico dirigente del Comune di Pagani è l’avvocato dell’Ente Giuseppe Serritiello, in pensione come Bonaventura, ai domiciliari da venerdì mattina, non avrebbe avuto un frutto economicamente rilevante nei reati contestati. A suo carico ci sono gravi indizi per violazioni di legge nella gestione della gara per la sanificazione e per il noleggio di una spazzatrice (che poi fu usata poche volte, ma questo riguarda altro contestazione non legato all’avvocato) tutti per favorire Marrazzo.
IL RUOLO DI ANIELLO GIORDANO
Direttore dell’Aspa, società comunale per l’igiene urbana, è agli arresti domiciliari come l’avvocato Serritiello. Nella gara per lo spazzamento delle strade a Pagani, Giordano avrebbe avvisato persone vicino a Marrazzo della necessità di indicare l’impiego della spazzatrice meccanica, spazzatrice che poi non sarebbe stata utilizzata come previsto dal bando. Per questo, Giordano è indagato per concorso in falso ideologico, frode in pubbliche forniture e turbativa degli incanti.
LE CONCLUSIONI DEL GIP
«In buona sostanza dal coacervo investigativo descritto emerge, a far data dal 20.17 e fino al 2022, una gestione del comune di Pagani del tutto indifferente ai principi del buon andamento della Pubblica Amministrazione, ma al contrario completamente asservita agli interessi di Marrazzo Alfonso, della sua società di riferimento, del consorzio nel quale detta società -Pedema, ndr – era inserita con allargamento dei rango dei soggetti interessati anche ad esponenti di primario rilievo del gruppo camorristico guidato dal Fezza Francesco e dal De Vivo Andrea».
I giudici aggiungono: «Le intercettazioni telefoniche ed ambientali combinate con l’attività di indagine e con le consulenze eseguite dal PM hanno disvelato, difatti, persino in un periodo di grande allarme sociale rappresentato dal dilagare della pandemia, un interesse di imprenditori, gruppi camorristici, funzionari amministrativi e politici esclusivamente di profitto indifferente alle esigenze dei cittadini sia con riguardo al contenimento della emergenza pandemica sia con riferimento alla qualità dei servizi offerti inevitabilmente pessima».
LE PRIME TRE PUNTATE:
la prima puntata
Appalti per servizi comunali a Pagani per favorire il clan Fezza De Vivo, scattano gli arresti
https://www.rtalive.it/2024/11/appalti-comune-pagani-clan-fezza-de-vivo-scattano-gli-arresti/160394/
la seconda puntata
Arresti per appalti comunali a Pagani. Tentato condizionamento del voto e del Comune
https://www.rtalive.it/2024/11/arresti-appalti-comunali-pagani-tentato-condizionamento-del-voto-del-comune/160404/
La terza puntata
Marrazzo voleva “sistemarsi” come direttore Sam: aveva bisogno della politica.
Inchiesta Pagani terza puntata. I candidati di Marrazzo con il centrodestra, l’indagine sul Sindaco e l’attuale assessore che appartenevano ad un’altra coalizione: i motivi del no al loro arresto
https://www.rtalive.it/2024/11/marrazzo-voleva-sistemarsi-direttore-sam-bisogno-della-politica/160445/