Sono scesi dalla Geo Barents 99 migranti, la maggior parte minorenni. Una storia che ha commosso l’Italia
Un lungo applauso ha segnato la fine delle operazioni di sbarco a Salerno dalla Geo Barents di Medici Senza Frontiere. Questa mattina, dalle sette, sono scesi i 99 migranti, con a bordo 99 persone, di cui 75 uomini E 24 donne, che arrivano da Costa d’Avorio, Siria, Somalia, Pakistan, Guinea, Burkina Faso.
Dopo le operazioni di rito, i migrati, tra cui tre donne incinte, sono salite in pullman per, come assicurato il p5efetto di Salerno, Francesco Esposito, rimarranno in Campania. Condizioni di salute migliori del previsto, come ha sempre riferito il prefetto, anche se quattro sono stati inviati in ospedale per controlli ulteriori.
- Soccorsi dei migranti da parte della Geo Barents
- Il prefetto francesco Russo
- Attività di controllo a bordo nave Geo Barents
- Migranti scendono dalla Geo Barents
- Migranti in fila per salire sui pullman, molti i ragazzi
- Migranti in attesa di salire sul pullman, dopo lo sbarco dalla Geo Barents
LA NAVE DEI BAMBINI
L’Italia intera si è commossa all’arrivo dei migranti molti dei quali minorenni, tanti da quattro mesi a 10 anni. I minorenni sono di 41 bambini e 12 bambine, di cui 37 non accompagnati.
- Migrante scende dalla Geo Barents con in braccio un bimbo
- Bambini scesi dalla nave dei migranti ed accompagnati dai soccoritori verso un riparo sicuro
“Già il salvataggio – ha detto Fulvia Conte, responsabile per la ricerca e soccorso – è stato molto complicato. Come abbiamo pubblicato e denunciato, siamo stati ostacolati da una motovedetta libica intervenuta durante il soccorso, causando la caduta in mare di una trentina di persone.
Fulvia Conte, responsabile operazioni di soccorso per Medici Senza Frontiere
Siamo riusciti a recuperarli tutti e portarli a bordo. C’erano tantissimi minori e bambini, moltissimi anche al di sotto di un anno, al di sotto dei quattro e dieci anni. Molti viaggiavano non accompagnati. La stragrande maggioranza dei migranti ha subìto situazioni allucinanti. In Libia, anche alcuni minori hanno subito torture, violenze fisiche e sessuali e abusi. Parliamo di violenze fisiche e psicologiche. Sono tutti molto vulnerabili.
Molte famiglie sono state separate nel deserto o in acqua. Adesso lo sbarco è solo un passaggio. Finalmente sono arrivati in una terra sicura. Adesso hanno bisogno di cure particolari”. “Al momento del recupero – ha specificato – si trovavano su un gommone sovraffollato, senza nessun giubbotto di salvataggio. Sono stati trovati in acque internazionali a 26 miglia dalla Libia. Durante l’intervento dei libici, molti sono caduti in acqua. Appena i soccorritori si sono avvicinati, la prima cosa che hanno fatto, è stata quella di alzare con le braccia in aria i bimbi piccoli, affinché venissero salvati prima di tutti.
Ci sono alcune donne incinte. Le informazioni a riguardo sono delicate. Ma comunque anche tra le donne c’è chi ha subito violenze. Tra le storie che più colpiscono, c’è quella dei minori che viaggiano senza nessuno. Sono stati messi su mezzi diversi rispetto a quelli dove viaggiavano i genitori nel deserto. In queste traversate nel deserto, dove muoiono più persone rispetto a quanti perdono la vita in mare, sono stati separati dai genitori. Questi piccoli si sono trovati su un pick up dove viaggiava una donna con il figlio e lei si è presa cura di loro, dal deserto, poi sul gommone, fino alla traversata che li ha condotti a Salerno oggi”.
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