La tragedia di Serena e Michele a Siano, a giudizio il 24enne conducente dell’altra auto

Per l’incidente stradale mortale del 28 ottobre scorso a Castel San Giorgio, presentata la relazione tecnica del consulente della procura

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Inizierà il prossimo 24 settembre il processo a carico del 24enne Vittorio L. di Siano imputato per la morte dei cugini Serena Salvati e Michele Ambrosino rispettivamente di 20 e 19 anni, morti a causa di un incidente stradale ai confino con Castel San Giorgio.

Gli avvocati dei familiari delle due vittime, Manuel Capuano, Roberto Lambiase e Monica dell’Anno, hanno portato elementi di prova, grazie anche alle perizie, che individuerebbero nel 24enne imputato la responsabilità.

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LA NOTTE DELLA TRAGEDIA
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Nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 2022 Michele e Serena erano andati a Siano ad accompagnare alcuni amici. Lungo la strada del rientro il drammatico schianto che costò la vita ad entrambi. I due cugini erano a bordo di una Volkswagen Up, dinanzi a loro V. L. alla guida di una Citroen C3. Secondo la perizia, i due conducenti erano impegnati in un confronto velocistico. Cosa accadde realmente quella notte del 28 ottobre di due anni fa, solo parzialmente è stato ricostruito dagli inquirenti.

Le due auto, secondo i rilievi, procedevano a velocità sostenute: all’improvviso ci fu una vigorosa frenata quasi a dimezzare la velocità da parte della C3 condotta dal giovane di Siano, per svoltare, presumibilmente, su via Rescigno.
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Fu in quell’istante che la Volkswagen Up che la tallonava, toccò la Citroen e si ribaltò, finendo contro un muro e poi contro un palo dell’illuminazione pubblica all’altezza del bivio Torello-Campomanfoli. Il conducente della Volkswagen Up, secondo la perizia, fu impossibilitato ad intuire l’improvvisa frenata da 100 a 50-60 chilometri l’ora della Citroen C3 che la precedeva, e l’impatto fu inevitabile e terribile.

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Sempre secondo la ricostruzione del consulente di parte, pur sapendo della competizione in atto con l’altro veicolo, Vittorio L. sterzò come a voler girare per via Rescigno, facendo di fatto sbandare Ambrosino con l’epilogo mortale.
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Serena Salvati morì sul colpo, mentre suo cugino Michele Ambrosino, trasportato in gravissime condizioni all’Umberto I e sottoposto a delicato intervento chirurgico, si spense 24 ore dopo.

Quella notte del 28 ottobre dello scorso anno, Volkswagen Up su cui viaggiavano i due cugini nulla poté per intuire l’improvvisa frenata da 100 a 50-60 chilometri l’ora della Citroen C3 che la precedeva e l’impatto fu inevitabile.

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