Ritrovata la “Deposizione” di Angelo Solimena rubata nella chiesa di San Matteo a Nocera

Il dipinto era stato notato ad Urbino da un docente di Salerno in gita con i suoi studenti

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Per circa 350 anni, i Nocerini erano entrati nella chiesa di San Matteo a Nocera Inferiore salutando la stupenda “Deposizione“, opera di Angelo Solimena, datata 1664. Poi il furto nella notte tra il 5 e il 6 novembre del 1980, 15 giorni dopo il il terremoto. Nel 2020, in occasione dei festeggiamenti del santo patrono Matteo, fu donata alla parrocchia una copia della Deposizione che è stata collocata nella navata di sinistra, al primo altare. Per oltre 40 anni, l’opera è andata persa, fino a quando un giovane docente di Salerno, molto preparato, è andato in gita culturale con i suoi studenti a Urbino. Nella galleria nazionale delle Marche, ritenuta erroneamente una copia o un’opera coeva al pittore seicentesco urbinate Federico Barocci.
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Il professore di Lettere di Salerno è stato attratto dal quel dipinto che gli ricordava qualcosa che aveva studiato all’università ed era proprio così. Dai suoi studi è riemerso il ricordo della deposizione di Angelo Solimena sottratta dalla Chiesa di San Matteo a Nocera Inferiore ed è partita la segnalazione. I carabinieri del reparto Tutela del patrimonio culturale italiano sono subito intervenuti ed ora sono in corso i definitivi accertamenti sulla corrispondenza del quadro di proprietà di una fondazione marchigiana con il dipinto rubato a Nocera subito dopo il terremoto del 1980. Il dipinto di Urbino sarebbe proprio quello portato via dalla Chiesa di San Matteo.
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IL LAVORO DI RICERCA
I Nocerini non avevano mai perso le speranze di ritrovare quel dipinto. Sin da subito erano state prodotte foto e relazioni, tra cui quella dell’Archeoclub Nuceria Alfaterna, a firma del l’allora presidente Antonio Pecoraro. Un ricordo, tante preghiere che oggi sembrano aver portato finalmente al ritrovamento grazie alla cultura del prof di Salerno.

LA RESTITUZIONE
Dopo la fine dei riscontri, che probabilmente saranno tutti positivi, il dipinto di Angelo Solimena potrà tornare al suo posto nella chiesa di San Matteo, dove ora è visibile una riproduzione fotografica. Nelle prossime settimane potrà essere organizzata la cerimonia di riconsegna ufficiale, anche se non si esclude che possa essere procrastinata per poter controllare che le misure di sicurezza dell’edificio sacro di via Papa Giovanni XXIII siano idonee ad ospitare l’opera di ingente valore oppure si potrebbe optare per il suo trasferimento al Museo diocesano di Nocera Inferiore, lasciando la foto a “San Matteo”.

Tutta la Comunità parrocchiale accoglierà il ritorno del dipinto nella sua città. Alla restituzione certamente saranno presenti tanti Nocerini, tutti quelli che in questi anni si sono battuti per la ricerca di quel quadro, a partire dall’Archeoclub Nuceria Alfaterna, in primis con Antonio Pecoraro, e con l’attuale presidente Enrico De Nicola, che è anche grande esperto dei Solimena. Sarebbe bello che nell’occasione il sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, consegnasse una targa di ringraziamento al docente di Salerno che ha visto il quadro classificato opera di ignoto, riconoscendolo come quello rubato nella chiesa di San Matteo e un’altra ai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale italiano per il celere e qualificato intervento in collaborazione con la Soprintendenza.
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UNA FAMIGLIA DI ARTISTI
I Solimena, il padre Angelo, il figlio Francesco (detto “abate Ciccio”) e il nipote Orazio sono stati tra i principali protagonisti del Seicento e del Settecento in Campania. La loro abitazione era nella strada che porta il nome di Francesco a Nocera Inferiore e in città sono presenti diverse opere di tutti e tre gli artisti.

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