Per l’incidente stradale mortale del 28 ottobre scorso a Castel San Giorgio, presentata la relazione tecnica del consulente della procura
Quella notte del 28 ottobre dello scorso anno, Volkswagen Up su cui viaggiavano i due cugini nulla poté per intuire l’improvvisa frenata da 100 a 50-60 chilometri l’ora della Citroen C3 che la precedeva e l’impatto fu inevitabile.
Depositata la perizia del consulente della procura per l’incidente stradale all’altezza del bivio Torello-Campomanfoli di Castel San Giorgio, nella quale persero la vita Serena Salvati e Michele Ambrosino di Castel San Giorgio, due cugini di 20 e 19 anni, a distanza di 24 ore uno dall’altro.
Le due auto procedevano a velocità sostenute: all’improvviso ci fu una vigorosa frenata quasi a dimezzare la velocità della C3 per svoltare su via Rescigno a e la Volkswagen Up, toccò la macchina che precedeva e si ribaltò, finendo contro un muro e poi contro un palo dell’illuminazione pubblica. Serena Salvati morì sul colpo, mentre Michele Ambrosino il giorno seguente in ospedale a Nocera Inferiore.
LEGGI ANCHE: Tragedia di Castel San Giorgio, dopo Serena, muore anche il cugino Michele
Il consulente della procura ricostruisce quanto accaduto, secondo la sua analisi, all’incrocio di Torello e Campomanfoli tra la Citroen C3, guidata da un 22 enne di Siano (indagato per omicidio stradale) e la Volkswagen Up condotta da Michele Ambrosino.
La Citroen che aveva in corso un confronto velocistico con Volkswagen Up, pur sapendo della competizione in atto, sterzò come a voler girare per via Rescigno, facendo di fatto sbandare il conducente con l’epilogo mortale. Ora da valutare probabili ricostruzione della difesa dell’indagato.