L’atto votato in consiglio comunale non impedirebbe la possibilità di creare un retroporto, l’opposizione ricorre alla giustizia amministrativa
La vicenda retroporto continua a tenere banco ed anche il deliberato approvato in consiglio comunale mostra tutte le perplessità del caso, tant’è che l’opposizione ricorrerà alla magistratura amministrativa.
A dirlo il consigliere comunale di minoranza, Giovanni D’Alessandro: “Ieri si è svolto un consiglio comunale a Nocera Inferiore che ha rappresentato un momento di rottura delle regole a presidio dello svolgimento delle adunanze consiliari. Violando più norme del regolamento del consiglio, la maggioranza ha approvato uno pseudo-emendamento che ha del tutto preso il posto della proposta di delibera dell’opposizione contro il “retroporto”, che era all’ordine del giorno, senza neppure citarla nel testo.
In tal modo si è approvato un atto nullo, composto da due documenti completamente slegati tra loro: la proposta di delibera dell’opposizione e l’“emendamento” del Sindaco sostitutivo della proposta. La maggioranza, avvertita del problema procedurale, ha ritenuto di dovere comunque approvare la delibera in spregio del regolamento consiliare.
Questa protervia non può che condurre all’impugnazione dinanzi al TAR e alla segnalazione al Prefetto di un tale deliberato, perché nessuna maggioranza può, pur avendone i numeri, dolosamente adottare atti invalidi. Inoltre, la volontà di opporsi a qualunque forma di retroporto salernitano dev’essere manifestata in maniera inequivocabile, così come previsto dalla proposta iniziale dell’opposizione, e non in modo ambiguo, facendo riferimento a una “logistica limitata”, com’è accaduto nella delibera approvata. L’opzione “retroporto” è adesso ancora possibile con il riferimento alla “logistica limitata”.
Nonostante il deliberato della maggioranza consiliare contro il “retroporto”, questo è ancora possibile mediante l’utilizzo di una formulazione ambigua che fa riferimento a una “logistica limitata”. E ciò trova immediata conferma nell’intervista rilasciata subito dopo il voto in aula dal consigliere delegato del Sindaco per le attività produttive, che ha dichiarato in maniera esplicita che una logistica retroportuale non è affatto da demonizzare poiché le attività portuali di Salerno rappresentano una componente fondamentale dell’economia del nostro intero territorio provinciale”.
L’ex candidato sindaco non si ferma solo alla contestata delibera di consiglio, prosegue anche su un aspetto politico presentatosi nelle assise: “L’unico fatto positivo di un’assurda seduta di consiglio comunale è che si è finalmente palesata un’operazione di trasformismo politico, con il passaggio di fatto nella maggioranza di tre consiglieri della minoranza.
L’unica nota positiva della seduta consiliare di ieri è che finalmente la maggioranza che sostiene il Sindaco, inizialmente composta dai 16 consiglieri, è risultata apertamente “allargata” a ben 19, avendo 3 consiglieri dell’opposizione – riferendosi chiaramente al gruppo di Tonia Lanzetta, ndr – ripetutamente votato a favore dell’“emendamento” del Sindaco, che, in premessa, contiene il riferimento all’attuazione del suo programma elettorale.
Dunque, i 3 consiglieri comunali eletti nelle liste di uno dei candidati a sindaco alle scorse amministrative hanno votato a favore dell’attuazione del programma del Sindaco eletto e adesso in carica. In tal modo la maggioranza, già eterogenea, costituita da consiglieri di derivazione politica opposta, dal PD a iscritti di Fratelli d’Italia, si arricchisce nei fatti di un ulteriore “colore”, rappresentato dalle liste civiche che hanno sostenuto una candidata a sindaco non eletta”.