Non solo la gestione della rete dell’ambito Ato 3, la Gori svolge anche un ruolo di controllo del fiume Sarno
Sono 25 le professionalità che lavorano per il laboratorio di analisi Gori “Francesco Scognamiglio”. Si tratta di una struttura interna alla società del servizio idrico integrato preposta al controllo del fiume Sarno. Rappresenta una importante realtà nei servizi per la sicurezza e il controllo della qualità della risorsa idrica e dell’ambiente. Tre sono le unità operative.
L’unità Analisi Chimiche svolge attività analitica di controllo dei parametri chimici e chimico-fisici su acque destinate al consumo umano, acque reflue civili ed industriali e residui derivanti dal processo di depurazione, secondo la normativa vigente. L’unità Analisi Microinquinanti ricerca composti chimici altamente pericolosi per la salute umana e per l’ambiente già a concentrazioni molto basse. L’unità Analisi Microbiologiche svolge attività che vanno dalla microscopia classica alla caratterizzazione microbiologica in diverse matrici ambientali tramite ricerca di indicatori di contaminazione fecale, di batteri patogeni e di conteggio della flora mesofila e psicrofila mediante l’applicazione di Norme standardizzate.
Alle attività analitiche si affianca il Supporto Laboratorio, che fornisce servizi di base come la gestione del LIMS (software che consente di organizzare le attività a partire dai campionamenti, passando per le analisi di laboratorio e infine di redigere i rapporti di prova), la disposizione e l’accettazione dei campioni prelevati, l’emissione e l’archiviazione dei rapporti di prova.
Il laboratorio rientra, in virtù del recupero ambientale del Sarno, in quel servizio di controllo sulle reti fognarie, sui collettori comprensoriali e sugli impianti di depurazione, in linea con quanto prevede l’attuale normativa tecnica di settore al fine di verificare e monitorare costantemente l’efficienza dell’intero sistema fognario e depurativo.
L’ attività che svolge la Gori, insieme alla Regione Campania e all’Ente idrico campano, è visibile sul portale Energie per il Sarno, dove è anche possibile inviare proposte o segnalazioni per il risanamento del territorio in questione.
Giuseppe Colamonaco