Il presunto caso sarebbe accaduto a San Marzano Sul Sarno. Episodio segnalato da Margherita Oliva di ALMAmente
Nuovo scontro in consiglio comunale. In questo caso a segnalare l’episodio è la consigliera comunale Margherita Oliva (nella foto), capogruppo di ALMAmente. Per la docente universitaria, Marco Iaquinandi, vicesindaco di San Marzano sul Sarno anche con delega ai lavori pubblici, sarebbe in una posizione di conflitto d’interesse tra l’attività privata e le sue cariche politiche rivestite nel comune dell’Agro nocerino. Solo questa sarebbe riuscita a dire la consigliera comunale Oliva nel consiglio comunale del 15 giugno scorso.
«Il Presidente del consiglio Pasquale Alfano mi ha tolto la parola – riferisce il consigliere Oliva – e non è la prima volta, affermando che questi sono fatti personali e non riguardano l’ordine del giorno della seduta consiliare. E con tono categorico, mi indicava di rivolgermi alle autorità competenti. Non so se il Presidente Alfano abbia doti di chiaroveggenza o sappia qualcosa che altri non sanno. Non credo che siano fatti personali riportare in consiglio comunale una dichiarazione resa dal vicesindaco di essere “legale rappresentante di società” che “milita nel settore dell’edilizia” e che tanto creerebbe conflitto d’interesse in base alla legge e alla giurisprudenza”.
Non credo che siano fatti personali chiedere al vicesindaco di fornire chiarimenti alle assise cittadine o su tale eventuale doppio ruolo che gli consentirebbe in astratto un’indebita influenza sulla volontà del personale amministrativo. Avrei concluso con queste parole, ricordando al vicesindaco che ha una personale responsabilità politica e deontologica a cui deve improntare il proprio comportamento per la trasparenza e la legalità dell’attività e degli atti amministrativi dell’Ente.
I chiarimenti sarebbero stati opportuni per non mettere in imbarazzo l’intero consiglio comunale. Ma il presidente, mi ha tolto la parola con modi inurbani, ma soprattutto antidemocratici. Su una questione così rilevante il sindaco non ha proferito parola, ma non ha resistito dall’elargire sorrisetti e battute sarcastiche. Ora, saranno le autorità competenti a valutare eventuali responsabilità del sindaco, vicesindaco e del presidente Alfano.