Il tratto stradale per loro resta pericoloso. La polizia locale lo nega
Installazione di un impianto semaforico in via Napoli. È questa la richiesta, con tanto di nota indirizzata agli uffici comunali preposti, dell’avvocato Raffaele Antonio Nacchia, amministratore di uno dei parchi della zona. “Rappresento circa 60 famiglie – ha dichiarato il legale nocerino – che abitano nel parco di cui sono amministratore. Riteniamo a tutela dei condomini, ma anche di tutti i residenti, che via Napoli sia un tratto stradale pericoloso e che per attraversarlo ci sia bisogno della installazione di un semaforo a chiamata”.
L’avvocato nocerino ha contattato la Municipale per esporre il problema: “Ho inviato una lettera al comando della polizia locale per manifestare l’esigenza di installare un semaforo, all’altezza del civico 152, dove già sono presenti delle strisce pedonali. Si tratta della metà del percorso stradale. Il comandante Bucciero ed il responsabile D’Elia mi hanno risposto tramite pec, dicendo che non è possibile installare il semaforo e che la strada comunque sarà inserita nelle aree sensibili ed eventualmente sottoposta a mitigazione”. Risposta che ha lasciato perplesso l’amministratore, poiché sembrerebbe che l’installazione, sia onerosa e quindi accantonata dalla polizia locale.
Eppure, secondo i residenti, la sicurezza stradale e dei pedoni, dovrebbe prevalere sull’aspetto economico. In zona, la necessità di attraversare in tutta tranquillità, nasce dal fatto che vi sono molte abitazioni, delle scuole, dei centri commerciali, ed una velocità spesso sostenuta dei veicoli. Inoltre, l’alta densità di traffico, fa di via Napoli, una delle arterie stradali più frequentate. Recentemente, proprio sul tratto in questione, non sono mancati degli incidenti stradali. Comunque l’avvocato Nacchia, non demorde e spera che i vertici della Municipale, il comandante Bucciero in testa, possano rivedere la loro decisione. L’impianto semaforico richiesto, inoltre, è a chiamata, quindi sarebbe utilizzato solo quando necessario attraversare la strada.
Giuseppe Colamonaco