Scommesse clandestine in un bar a Cava, sequestri e una denuncia

Il locale scoperto dai finanzieri era diventato un centro di raccolta del gioco

I finanzieri del Comando provinciale di Salerno nei giorni scorsi hanno denunciato la titolare di un bar di Cava de’ Tirreni che avrebbe ospitato una raccolta di scommesse clandestine. Dopo una serie di appostamenti, i finanzieri hanno notato che, soprattutto a ridosso degli incontri calcistici di rilievo, alcuni avventori erano soliti incontrarsi nei pressi dell’esercizio commerciale.

L’INTERVENTO DEI FINANZIERI
La conferma del sospetto si è avuta verso la fine del campionato di Serie A: nonostante le cautele osservate all’uscita del bar, una pattuglia di finanzieri è riuscita a fermare un cliente con in mano due scontrini simili alle “bollette” rilasciate per l’incasso delle eventuali vincite. Ed infatti, durante la successiva ispezione del locale, i militari hanno rinvenuto, ben nascosto dietro una colonna, un computer collegato all’home page di un sito di scommesse sportive, con tanto di stampante delle ricevute ed una cassetta di sicurezza con il presumibile introito delle giocate raccolte.

IL SEQUESTRO
Sia i dispositivi informatici che il denaro contante sono stati quindi immediatamente posti sotto sequestro. La titolare del bar, verbalizzata anche per la violazione delle norme anti-Covid19 che tuttora impongono la chiusura di sale gioco e centri scommesse, è stata così denunciata dai finanzieri alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore per il reato di “esercizio abusivo e organizzazione di scommesse”.

IL SISTEMA
L’accettazione delle giocate avveniva infatti in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative, tramite un allibratore estero irregolare. Per questa condotta illecita, la donna rischia una condanna fino a tre anni di reclusione. “Gli interventi della guardia di finanza contro la raccolta abusiva delle giocate servono anche a contrastare – si legge nella nota della Procura – l’indebita concorrenza subita dai gestori delle sale scommesse autorizzate, già duramente penalizzati dalle misure di contenimento della pandemia ancora in vigore, che ne consentiranno la riapertura soltanto il prossimo mese di luglio”.

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