“O la Juve lascia la superlega o non potrà giocare in serie A”

L’annuncio del presidente della Federcalcio

Juventus in piena tempesta, dopo che la squadra era stata una della promotrici della Superlega. E oggi arriva il durissimo colpo del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina che ha lanciato il suo strale da Napoli, dove si trovava in visita al Comitato regionale della Campania. “La Juve sarebbe esclusa dalla Serie A se non si ritira dalla Superlega. Come sapete per nove società c’è stato il ritorno. Altre tre, tra cui la Juventus, sono abbastanza resistenti. Ma c’è una norma molto chiara e precisa del Cio, e a scendere negli statuti del Coni e delle Federazioni. Se la società non dovesse accettare il principio, mi dispiace, sarebbe fuori. Io spero però che presto cessi questo braccio di ferro”.

L’ULTIMATUM DI GRAVINA
A dieci giorni dall’ultimo consiglio federale in cui ha varato la norma anti Superlega da inserire attraverso una modifica dell’articolo 16 delle Noif, lancia un ultimatum ai club che avevano aderito alla Superlega. “Per nove società c’è stato il rientro. Altre tre, tra cui la Juventus, sono abbastanza resistenti. Ma c’è una norma molto chiara e precisa del Cio, e a scendere negli statuti del Coni e delle Federazioni, che è quella del principio dell’esclusività della competenza dei gestori dello sport in capo ai vari organismi. Se la società non dovesse accettare il principio, mi dispiace, sarebbe fuori. Siamo un po’ stanchi di questo braccio di ferro tra Uefa e i tre club che on fa bene al cacio italiano e alla Juventus. Spero di poter fare da mediatore”, ha spiegato Gravina. Un intervento perentorio che arriva non a caso nella settimana in cui a Nyon si riunisce la Disciplinare della Uefa che potrebbe aprire una inchiesta su Juventus, Real Madrid e Barcellona, le tre società che il passo indietro non l’hanno ufficialmente ancora fatto.

Nove dei 12 club della Superlega hanno di fatto patteggiato con la confederazione europea tornando sui propri passi. L’ipotesi è di due o tre anni fuori dalle coppe europee, posizione che ha il sostegno dei governi con il quale la Uefa e la stessa Fifa hanno respinto il primo assalto dei club ribelli. Gravina non vuole che si parli di sanzioni se non si sana la controversia ma di rispetto delle regole, e queste ribadisce sono fin troppo chiare: “La Federcalcio ha già detto che applica le regole che prevedono la non partecipazione al campionato se non si accettano i principi imposti dalla Uefa”. Altro fendente dunque alla società bianconera. I tre club si sono espressi giorni fa attraverso un comunicato congiunto denunciando un accanimento e previsioni inaccettabili da parte della Uefa al fine di ritirare il progetto. E stando alla stampa spagnola i club avrebbero scritto alle altre società che hanno rinunciato al progetto riservandosi il diritto di ricercare misure specifiche. Il braccio di ferro dunque c’è ed è evidente. Gravina punta a mediare e trovare una soluzione senza indietreggiare di un passo.

Di Superlega e possibili sanzioni si doveva parlare anche nel corso dell’assemblea di urgenza della Lega di Serie A di oggi. Ma la ‘partita’ verrà affrontata martedì in una vertice informale tra i club a palazzo Parigi, a Milano, nel quale la Lega non è coinvolta.

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