Il direttore sanitario non lo esclude

La struttura ospedaliera nocerina potrebbe diventare un Dea di II livello. Gli attuali finanziamenti indirizzati per la riqualificazione, migliorerebbero non poco, il nosocomio di via Alfonso De Nicola. Non lo esclude il direttore sanitario, Maurizio D’Ambrosio: “Certo è, che con questi investimenti, si possano creare le condizioni per arrivare all’obiettivo del Dea di II livello. Anche perché noi serviamo un bacino di utenza che è intorno ai 300/ 450 mila utenti potenziali”. Parlano i numeri a favore della struttura nocerina, come ribadito dai vertici sanitari: “Facciamo circa 200 accessi al giorno al pronto soccorso e circa 23mila ricoveri all’anno. Questi sono i dati storici, ecco perché bisogna fare investimenti”. Attualmente sono diverse le discipline specialistiche presenti all’Umberto I e questo è un bel biglietto da visita.
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“Il Dea che dirigo – ha spiegato D’Ambrosio – è un Dea di I livello. Abbiamo già nella struttura stessa, tantissime discipline, manca solo la cardiochirurgia che è presente ovviamente al Ruggi. Il piano regionale prevede, per una certa tipologia di struttura, determinate discipline che devono essere presenti. Sicuramente superata questa pandemia, gli organi sovraordinati alla struttura stessa, diranno cosa si vuole fare”. Dunque, il direttore sanitario, resta possibilista e soprattutto favorevole al Dea di II livello. Ovviamente, bisognerà attendere la Regione Campania e gli organi preposti, per una nuova configurazione della struttura ospedaliera nocerina. I presidi di Nocera, Pagani e Scafati, potrebbe beneficiarne. La politica locale, sull’argomento, si è espressa già da tempo, chiedendo a più riprese l’istituzione del Dea di II livello: dal sindaco Manlio Torquato di Nocera Inferiore, al sindaco Cristoforo Salvati di Scafati.
Giuseppe Colamonaco
