Arrestato Rocco Morabito, in Brasile il n.2 dei latitanti più ricercati in Italia

A catturarlo i carabinieri del Ros, un reparto speciale della polizia brasiliana, l’Fbi e la Dea

Un grande successo dello Stato italiano, la cattura del latitante n.2 tra i più ricercato d’Italia. Il capo ‘Ndrangheta Rocco Morabito, scovato dai carabinieri del Ros in Brasile, è il più pericoloso delinquente a piede libero in Italia dopo Matteo Messina Denaro, il capo di Cosa Nostra. Il 55enne originario di Africo, in provincia di Reggio Calabria, era evaso nel 2019 dal carcere in Uruguay e da allora era braccati dai carabinieri italiani che lo avevano individuato in Brasile dove lo hanno arrestato nella stanza di un hotel in compagnia di un altro latitante, Vincenzo Pasquino, esponente dei clan in Piemonte.

LA CATTURA
“L’attività svolta in sinergia tra i reparti dell’Arma e il collaterale brasiliano, con il supporto dell’Fbi e della Dea statunitense – si legge in una nota dei carabinieri – è stata coordinata dalle procure distrettuali di Reggio Calabria e di Torino. Le complesse attività svolte in Sud America sono state inoltre agevolate dalla direzione generale per la cooperazione giudiziaria internazionale del ministero della giustizia italiano e dal dipartimento di giustizia statunitense. Rilevante è stato il contributo informativo delle autorità uruguaiane. Rocco Morabito era infatti evaso dal carcere di Montevideo nel 2019 nel quale era ristretto dal 2017, quando fu arrestato dai carabinieri e dalla polizia uruguaiana a Punta dell’Este”.

‘u Tamunga’, soprannome di Morabito, è stato fermato a Joao Pessoa nello Stato di Paraiba, nel nord est del Brasile. In base alla ricostruzione della Polizia federale “Da ieri, 23 maggio, una squadra di poliziotti italiani dell’ufficio centrale dell’Interpol di Roma, che ha partecipato alle indagini, e una di Carabinieri, si sono recate in Brasile alla prospettiva dell’arresto”. I dettagli dell’operazione saranno resi noti domani (in realtà oggi 25 maggio) nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Polizia federale a Brasilia.

PRONTA L’ESTRADIZIONE
La polizia federale brasiliano ha reso noto che immediato è stato l’invio della delle pratiche per l’estradizione di Rocco Morabito.

CHI È MORABITO
Nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, il 13 ottobre del 1966, Rocco Morabito, detto ‘u Tamunga’, era latitante dal giugno 2019, dopo essere fuggito, assieme ad altri tre compagni di cella, dal carcere di Montevideo dove era rinchiuso in attesa di estradizione, arrivato nel marzo dello stesso anno. Morabito era stato arrestato in un hotel di Montevideo, a Punta del Este, dopo una latitanza che durava dal 1994 per associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed altri gravi reati. Deve espiare la pena di 30 anni di reclusione.

IL COMUNICATO DEL GOVERNO BRASILIANO
Sul sito del Governo del Brasile, si legge che “Sulla base delle informazioni dell’Interpol Brasília, l’organizzazione di Morabito era dedita al traffico di droga tra Brasile ed Europa già dagli anni ’90, secondo un’indagine condotta all’epoca nel contesto dell’Operazione “King”. Operazioni più recenti di Polizia federale del Brasile hanno anche indicato la relazione tra le attività della ‘Ndrangheta e le organizzazioni criminali brasiliane.

LA STAMPA BRASILIANA
Le versioni online dei quotidiani e delle televisioni del Brasile titolano a caratteri cubitali: “Polícia Federal prende em João Pessoa chefe da máfia italiana”, la polizia federale (brasiliana) cattura a Joao Pessoa il capo della mafia italiana”. La stampa locale lo ricorda come “il re della cocaina di Milano” e ricercato dalle forze dell’ordine in Europa e Sud America come uno dei principali leader della mafia italiana ‘Ndrangheta.

LE IMMAGINE DELLA CATTURA DI MORABITO DEL 2017

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