Il perché dei ritardi, la situazione nel capoluogo, nella costa sud, quella del Cilento e quella d’Amalfi
“Ad oggi ci risulta che abbia aperto circa il 40% degli stabilimenti balneari della provincia di Salerno”. A sostenerlo è Raffaele Esposito, presidente regionale Fiba Confesercenti Campania e presidente provinciale di Confesercenti Salerno. Tutto questo nonostante ci sia una notevole domanda da parte di chi vuole godersi il mare, ma la situazione di oggi, giorno di apertura delle spiagge post pandemia, registra ancora difficoltà.
LE CAUSE
A causare la mancata riapertura sono state anche le piogge e le mareggiate non hanno aiutato, provocando dei ritardi soprattutto nella Costa d’Amalfi e nel Cilento. Gli imprenditori balneari sono pronti. Dal momento in cui è stato dato il via libera, un po’ tutti si sono attivati per riprendere la propria attività. “Noi – ha aggiunto Esposito – stiamo lottando da anni per la stabilizzazione di un settore che lo scorso anno ha affrontato per primo la pandemia, dando sollievo a tante famiglie e giovani in quanto è stato scientificamente dimostrato che all’aria aperta il pericolo di contagi è bassissimo. Riteniamo che si debba ripartire con i fatti e in questo le pubbliche amministrazioni devono essere solidali con gli imprenditori”. Le impressioni, tuttavia, in vista dell’estate sono positive: anche a Salerno i clienti hanno già chiesto informazioni ai titolari degli stabilimenti balneari che in questa fase stanno ultimando gli interventi di sistemazione delle loro strutture e sono pronti a ripartire.
A SALERNO
“Nel tratto di litorale di Salerno città – sottolinea Lorenzo Moscariello, storico operatore del settore e proprietario del Lido Lido, – nessun stabilimento è pronto. I permessi sono arrivati in ritardo, come ogni anno, e poi la spiaggia deve ancora essere consegnato”. Salerno città in attività, tra l’altro, è ancora il cantiere del ripascimento e presumibilmente si dovrà attendere il mese di giugno per vedere in funzione gli stabilimenti balneari, con tanto di ombrelloni montati a 4,5 metri di distanza uno dall’altro.