Le deputazioni meridionali chiedono una forte attenzione per le regioni meridionali, ben oltre il 34% finora assegnato
Due parlamentari Salernitani chiedono maggiori fondi per il Mezzogiorno che sconta già una debolezza sistemica e che si perde nella notte dei tempi. Da qui l’appello, separato, di Piero De Luca del Pd e di Virginia Villani di M5S.
COSÌ PIERO DE LUCA
Piero De Luca, capogruppo del Partito democratico in commissione Politiche Ue della Camera, afferma: “Oggi abbiamo ascoltato in audizione al Senato il ministro dell’Economia, Franco, sul Recovery plan nazionale. E’ stata confermata – aggiunge il parlamentare in una nota – l’esigenza di predisporre riforme strutturali e investimenti strategici per rendere più moderno e competitivo il Paese. Ed è stata ribadita soprattutto l’importanza degli interventi per il Mezzogiorno”. L’esponente democratico, poi, prosegue: “Se vogliamo rendere davvero efficace il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e rispettare gli indirizzi europei che impongono espressamente di rafforzare la coesione sociale e territoriale, dobbiamo colmare le diseguaglianze economico-sociali ancora esistenti nel Sud. Per questo abbiamo il dovere di prevedere risorse aggiuntive rispetto a quelle ordinarie. Non possiamo certo limitarci alla soglia del 34 per cento delle risorse quelle totali disponibili, ma dobbiamo programmare un ammontare straordinario di fondi adeguati al rilancio del Mezzogiorno, fondandoci anche e soprattutto su una verifica aggiornata dei Livelli essenziali delle prestazioni relative ai servizi fondamentali per i cittadini”. De Luca conclude: “Abbiamo un’occasione storica per ridurre i divari esistenti tra Nord e Sud nel Paese, rendendo cosi’ piu’ giusta ed equa l’Italia del futuro”.
COSÌ VIRGINIA VILLANI
“Sono molto preoccupata per la direzione che sta assumendo il Recovery Plan e chiedo al Governo di potenziare gli interventi di mobilità, infrastrutture e innovazione per il Sud”: così la Deputata del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani lancia il suo appello al Governo. “La Svimez nei giorni scorsi ha messo in luce alcuni dati preoccupanti per il Mezzogiorno, sollecitando interventi più robusti per le aree disagiate d’Italia. Secondo il report dell’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, destinando i fondi del Next Generation EU al Meridione per il 50%, il prodotto interno lordo del Sud avrebbe un incremento dell’11,6%, a fronte di una crescita occupazionale di 500 mila posti di lavoro, con grandi benefici per l’intera economia nazionale. Il Mezzogiorno avrebbe teoricamente diritto al 65% di Next Generation Eu stando al criterio di ripartizione usato dagli altri Stati membri” spiega la Deputata Villani “Sembra evidente quindi che il Recovery plan rappresenti l’ultima possibilità per risollevare l’Italia, ma il Piano di rilancio secondo Svimez, presenta gravi distorsioni soprattutto in materia di collegamenti ferroviari, porti e logistica. Vi sarebbero per il Sud solo opere di miglioramento, mentre si stanno concentrando le più cospicue risorse e gli investimenti più innovativi nel Centro-Nord. Eppure, sappiamo bene come per il Meridione siano urgenti gli investimenti nei servizi essenziali, fra i quali le infrastrutture della mobilità. Dobbiamo scongiurare l’errore fatto negli anni 60 quando l’Italia fu fatta crescere a due velocità” conclude l’On.Villani “L’auspicio è che il Governo sappia raccogliere in tempi rapidi questo suggerimento e aiuti il Sud Italia ad acquisire maggiore dignità e le risorse necessarie per far ripartire l’intero Paese”.
