Pagani, scontro tra il sindaco De Prisco e l’ex consigliere comunale D’Onofrio

Rinvio del consiglio comunale per una presunta festa il motivo del diverbio, sfociato con una querela del primo cittadino. Massimo D’Onofrio pronto a difendersi

È stata una giornata nera per il consiglio comunale di Pagani. Il rinvio ha scatenato uno scontro tra il sindaco Raffaele Maria De Prisco e l’ex consigliere comunale Massimo D’Onofrio. La vicenda è nata da un post pubblicato da quest’ultimo sulle eventuali cause del rinvio delle assise. Circostanza riportata da un comunicato stampa di Palazzo San Carlo: “Nel post erano presenti illazioni rispetto al mancato tenersi della seduta, poiché i componenti dell’amministrazione si sarebbero dovuti recare questa mattina ad effettuare il tampone antiCovid-19, a seguito della partecipazione da parte di diversi amministratori ad un’ipotetica festa privata di un esponente della giunta non meglio identificato”. Sulla presunta festa l’ex presidente della commissione Bilancio ha affermato (nel post contestato): “Se fosse cosi, e spero di sbagliarmi, sarebbe un fatto molto grave. Attendo smentite ufficiali”. La smentita è  arrivata, ma anche la querela da parte del sindaco: “Si riscontrano – si legge nella nota dell’amministrazione – gli estremi per reato di diffamazione a mezzo social e procurato allarme, con queste motivazioni il sindaco di Pagani, Raffaele Maria De Prisco, e il consigliere comunale Tommaso Passamano si sono recati questa mattina presso la locale tenenza dei Carabinieri per sporgere denuncia querela nei confronti di Massimo D’Onofrio”.

Il motivo del rinvio della seduta è stato chiarito: “Il consiglio comunale non si è tenuto in prima convocazione a causa dell’impossibilità di alcuni Consiglieri Comunali di essere presenti quest’oggi, in quanto alcuni avevano già assunto in precedenza impegni improrogabili di lavoro, altri avevano il tampone anti-covid19 già programmato, altri ancora a seguito di vaccino antiCovid-19 riscontravano qualche linea di febbre. Motivazioni condivise nella serata di ieri, 3 marzo, con gli stessi capigruppo di minoranza». In merito alla querela Massimo D’Onofrio ha dichiarato: “La libertà di pensiero e di critica politica sono i pilastri della democrazia. Mi hanno riferito di una denuncia per diffamazione che il sindaco di Pagani mi avrebbe fatto per il post che ho pubblicato stamattina. I miei legali sono sicuri che è impossibile sia successo perché anche il più sprovveduto dei giuristi è a conoscenza delle regole basilari del nostro ordinamento (figuriamoci  un sindaco  che ha una esperienza giuridica anche transnazionale).  In ogni caso, se ciò fosse vero procederemo in ogni sede giudiziaria contro gli autori di tale ridicola e calunniosa denuncia. Non si molla un centimetro nella difesa della verità e dei paganesi”.

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