Bollette pazze Gori a Castel San Giorgio, Arera risponde al comitato acqua pubblica

La Gori ha 30 giorni per inviare una risposta scritta e motivata

La Gori dovrà rispondere ai reclami presentati dai cittadini, attraverso il comitato per la difesa del patrimonio civile, culturale e sociale del Comune di Castel San Giorgio, relativi al caro bollette. A sostenere la decisione, l’Arera: l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Il comitato ha inoltrato, grazie al lavoro dell’avvocato Salvatore De Simone, alcune settimana fa, sia a Gori e sia ad Arera, le istanze di moltissimi residenti di Castel San Giorgio per delle bollette esose e spesso non chiare riguardo alle voci riportate. I reclami presentati, oltre un centinaio, riguardano diversi aspetti. Un esempio su tutti è la questione della carta dei servizi, rispetto alla quale, sembra che ci sia una discordanza tra quello che vi è scritto e ciò che viene fatto. Seppur vengono eseguiti lavori di riparazione sulla rete idrica cittadina, ci sono perplessità sulla tariffazione, che non va incontro alle esigenze degli utenti. Questa aumenta ogni anno senza che vi sia, secondo gli attivisti, una corrispondenza con la carta servizi.

Altro aspetto affrontato dal comitato è quello relativo alla concessione della Gori, che – per gli attivisti – non verrebbe rinnovata da 20 anni, nonché la scelta di affidare la gestione del servizio idrico all’attuale società senza che ci sia stato un avviso ai cittadini: un passaggio dal servizio comunale a quello d’ambito, improvviso, privo di transizione, con nessun annuncio agli utenti. Nello specifico, in merito alla risposta di Arera, si legge nella risposta in questione, “che il gestore deve inviare una risposta scritta motivata entro 30 giorni dalla ricezione del reclamo. Nell’ipotesi in cui il gestore non fornisca una risposta o fornisca una risposta non soddisfacente entro il termine di 50 giorni è possibile attivare il servizio conciliazione dell’Autorità per la risoluzione della controversia, al quale il gestore Gori ha obbligo di partecipare”. Va detto che esistono, in alternativa al servizio di conciliazione di Arera, anche quelli locali, predisposti anche dall’ente di governo d’ambito. Al di là delle contestazioni mosse, è palese che il servizio idrico integrato del distretto sarnese vesuviano costa di più rispetto agli altri. Per fare un esempio, il servizio idrico cilentano o quello di Napoli (Abc) hanno una gestione meno onerosa, ed il costo in termini di bollette è nettamente inferiore.
Giuseppe Colamonaco

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