4,5 milioni di euro per la mobilità sostenibile anche in Campania, il bando

La procedura emessa dalla Fondazione con il Sud

Un bando rivolto ai soggetti del terzo settore per presentare idee e progetti sulla mobilità sostenibile per la promozione di strumenti che mettano in campo esperienze concrete in generale in questo campo ed anche un secondo assente specifico per i soggetti fragili. A finanziarle con 4,5 milioni di euro sarà la Fondazione con il Sud. Il presidente della Fondazione, Carlo Borgomeo, sottolinea: «Noi dedicheremo a questo bando, che scade il 19 maggio, risorse per 4,5 milioni di euro e puntiamo su progetti che abbiano una dimensione massima di 500 mila euro – spiega Borgomeo – quindi esperienze non piccolissime, ma certo non in grado di cambiare un sistema della mobilità in una grande città. Però ci sono esperienze possibili in piccoli centri, nelle periferie urbane e noi ci aspettiamo idee». «Noi lasciamo liberi i concorrenti di proporre esperienze anche particolarmente innovative – aggiunge Borgomeo – con tecnologie digitali per migliorare la fruibilità dei servizi già presenti nei territori o alla misurazione degli effetti positivi sia sulla comunità che sulle singole persone di mobilità sostenibile».

LA FILOSOFIA DELL’INTERVENTO
«Necessità di spostarsi, distanziamento sociale, rispetto per l’ambiente. Tre parole chiave che disegnano l’attuale quadro della mobilità ai tempi del Coronavirus – aggiunge Borgomeo -. L’emergenza in corso e la crisi economica e sociale che ne consegue, ci mettono davanti a nuove, e vecchie, necessità ma soprattutto a opportunità di cambiamento, in un’ottica di sostenibilità, sociale, ambientale ed economica». Va in questa direzione il bando per la mobilità sostenibile al Sud, che si rivolge alle organizzazioni di terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Attraverso questa nuova iniziativa, la Fondazione con il Sud mette a disposizione 4,5 milioni di euro per incentivare la diffusione, nelle abitudini e nei comportamenti dei cittadini, di una nuova cultura della mobilità che porti ad adottare scelte alternative alle attuali forme di trasporto privato, favorendo la diffusione di modelli sostenibili a basso impatto ambientale e con ricadute positive sulla qualità di vita anche a livello sociale ed economico».

QUALI PROPOSTE
«Le proposte dovranno sperimentare forme di mobilità sociale e di condivisione dei veicoli in aree urbane e peri-urbane o in aree interne, garantendo lo sviluppo di servizi che rispondano alle esigenze di mobilità, integrandosi in maniera coerente ed efficace con le strategie e gli strumenti locali di pianificazione dei trasporti – specifica Borgomeo – Si potranno anche prevedere soluzioni che permettano alle fasce della popolazione più fragili e vulnerabili di accedere ai servizi essenziali; sviluppare strumenti per misurare i benefici ambientali, economici e sociali per il singolo cittadino (es. risparmio economico, riduzione sedentarietà) e per la comunità di riferimento (es. riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, delle emissioni di gas serra, minor consumo di energia) o tecnologie digitali per migliorare la fruizione del servizio attivato e garantire l’accesso ad un’offerta che sia capace di integrare i diversi servizi presenti sul territorio di riferimento; promuovere percorsi di educazione e sensibilizzazione sulle tematiche della mobilità sostenibile e del mobility management». Il presidente di Fondazione con il Sud chiarisce ancora che «le partnership di progetto dovranno essere composte da un minimo di tre organizzazioni: almeno due non profit – di cui una con ruolo di responsabile del partenariato – a cui potranno aggiungersi realtà del mondo economico, delle istituzioni, dell’università, della ricerca. Sarà valutato positivamente il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche. Il bando si svilupperà in due fasi: la prima sarà finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio, mentre la successiva, di progettazione esecutiva, avrà l’obiettivo di ridefinire eventuali criticità rilevate nella fase di valutazione. Il bando scade il 19 maggio 2021 e le proposte dovranno essere presentate online, attraverso la piattaforma Chàiros».
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