28 miliardi di euro al settore ferroviario, il 45% al Sud, Fs corre, la politica arranca

Audizione delle Ferrovie in parlamento sui fondi del Recovery plan. I tempi stringono, le Fs spingono sull’acceleratore sui progetti, gli amministratori locali discutono ma proposte alternative, come la stazione dell’Alta velocità nell’Agro una centralità per Salerno, dove sono?

Saranno oltre 28 miliardi di euro i fondi destinate al settore ferroviario, il 40% al Sud.
Al Nord è previsto «il completamento del corridoio orizzontale Ten-T da Torino a Venezia» al Sud «interventi per realizzare delle nuove linee ad alta velocità» e «soprattutto con caratteristiche per il trasporto merci e connesse con principali porti italiani» in modo da «collegarli con i corridoi europei». Sono tra i principali investimenti sulla rete ferroviaria che saranno attivati con il PNRR illustrati dal direttore investimenti di Rfi, Vincenzo Macello, nel corso di un’audizione alla commissione bilancio e politiche Ue al senato sul Recovery Plan. Investimenti, ha aggiunto, che riguarderanno tra l’altro anche i potenziamento dell’infrastruttura esistente ed i sistemi di gestione del traffico. Macello ha ricordato che allo stato attuale in Pnrr prevede 23,8 miliardi di euro di interventi sull’infrastruttura ferroviaria nazionale, di cui il 45% al Sud. Per l’alta velocità in particolare sono previsti circa 15 miliardi di euro di cui il 40% al Sud.
Accessibilità nelle stazioni, rafforzamento della resilienza dell’infrastruttura, potenziare i nodi e le direttrici ferroviarie, mettere in atto l’upgrading della rete esistente, recuperare il divario infrastrutturale al sud, puntare sull’Alta velocita’ di rete per passeggeri e merci, completare i corridoi ferroviari ten-t e le tratte di valico, e investire nell’Ertms (European Rail Traffic Management System). Sono queste le linee strategiche sulle quali dovrebbe concentrarsi il Pnrr italiano per il settore ferroviario, come riferito da Vincenzo Macello.
FARE PRESTO
Una conferenza dei servizi decisoria già sul progetto di fattibilità, con tutti gli enti interessati, che dia le prescrizioni e autorizzazioni prima della stesura del progetto definitivo. E’ quanto ha proposto il direttore Macello, nel corso dell’audizione in Parlamento sul Recovery plan. Per velocizzare gli interventi del Pnrr, ha detto, sarebbe utile «una conferenza dei servizi di tipo decisorio con gli enti territoriali per avere tutte le autorizzazioni dell’opera con il progetto di fattibilità». Secondo Macello «se riusciamo a sviluppare il progetto definitivo già con i pareri ricevuti, e quindi a minimizzare gli impatti che si avrebbero se le autorizzazioni arrivano dopo, la realizzazione del progetto definitivo sarebbe molto più rapida perché non richiederebbe tutto il tempo per adeguarsi alle prescrizioni». In generale, ha aggiunto, «la strada per partire il più velocemente possibile con i lavori è mettere in atto, anche con piattaforme digitali, tutte quelle azioni che posso far ridurre i tempi delle autorizzazioni».
LA POLITICA NOSTRANA
«Ci siamo battuti con determinazione e impegno per ottenere risorse importanti per le ferrovie del Sud e il dato emerso oggi ci conforta e ci rende orgogliosi del risultato ottenuto – ha riferito Piero De Luca, parlamentare salernitano del Pd -…. Stiamo parlando di cifre considerevoli che possono essere davvero decisive per ridurre il gap infrastrutturale Nord/Sud. Ora facciamo presto e spendiamo bene queste risorse ottenute dall’Europa». Bene le congratulazioni del rappresentante del Pd, ma si è capito che le ferrovie devono spendere velocemente i soldi del Recovery plain e per farlo devono avere progetti pronti? Dove sono quelli in alternativa, viste le richieste dei territori, specie della provincia di Salerno e dello stesso capoluogo? La politica si bea, gli amministratori locali discutono ma proposte alternative, come la stazione dell’Alta velocità nell’Agro una centralità per Salerno, dove sono? Le Fs chiedono già conferenze di servizi per le autorizzazioni anche con gli enti locali: qualcuno lo ha capito? O a queste sedute si arriva con proposte fattibili e non campanilistiche o si rischia di arrivare tardi e rimanere con un mazzo di chiacchiere in mano.

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