I gialloblu capitolano sulla sirena, non basta il solito immenso Thomas. 88 – 91 il finale a favore degli ospiti.
40 punti, gli ultimi 8 segnati nei 40” finali. Daniele Cinciarini corona così una prestazione per la quale non bastano aggettivi o iperboli. La Givova Scafati deve arrendersi, quindi, ad un evento che esula dall’ordinario. Che il giocatore classe ’83 fosse un gran realizzatore è cosa risaputa, che arrivasse a cifre ascrivibili al livello NBA, con 8 minuti in più a disposizione, non era prevedibile. Eppure la Givova non meriterebbe la sconfitta, trascinata dai suoi due USA Darryl Jackson, autore di 23 punti, ed il solito Charles Thomas che mette a referto una doppia doppia da 27 e 10 rimbalzi. A coach Finelli manca Cucci, ma anche precisione al tiro dentro l’area da parte dei suoi giocatori: il pessimo 33% da due rende inutile la superiorità della compagine gialloblú nelle altre voci statistiche.
La cronaca
Del resto, il basket è molto semplice, si tira la palla verso il cesto e vince chi fa più volte centro; l’OraSi capisce al volo questa massima e scappa subito opponendo, alla tripla di Jackson, più canestri da 2, compresi due giochi da 3 punti di Oxilia che mandano gli ospiti in fuga sul +9 (5-14) a metà primo quarto.
La reazione dei ragazzi di coach Finelli è sempre nelle mani di Jackson; la guardia gialloblu ed il connazionale Thomas fabbricano il parziale di 12-2 che ribalta la situazione sul parquet. È lo sloveno Rebec a chiudere la prima frazione sul 22-25. Al rientro dalle panchine l’OraSi prova nuovamente a scappare, tuttavia le triple di Musso e Jackson riportano la Givova a contatto (28-30) e costringono coach Cancellieri al minuto di sospensione, imitato da Finelli pochi istanti dopo, in risposta all’uno due firmato Cinciarini-Denegri.
Scafati non perde di vista la gara, Thomas e Dincic riaccorciano le distanze, ma è solo un’illusione: Rebec e Cinciarini, sempre lui, danno il là, Venuto conclude, parziale di 0-12 e Ravenna scava il solco a cavallo dell’intervallo lungo. Serve una reazione da grande squadra e la Givova la dà in modo corale: Thomas fa il leader, forzando gite in lunetta e fatturando anche dal campo, ma ci sono anche Sergio e Palumbo a spingere la rimonta. L’ex Fortitudo Bologna è tarantolato e segna quasi tutti i suoi punti in questa fase, culminando l’ennesimo recupero con la tripla del +2 a 15” dalla sirena del terzo quarto; solo un altrettanto indiavolato Cinciarini trova il controsorpasso con un 2+1 che fissa, al 30’, il risultato sul 63-64 ospite. Ma Scafati è tornata in gara: Musso sbaglia la bomba in apertura di quarto periodo ma va a prendere il suo stesso rimbalzo e si guadagna due liberi che permettono ai gialloblu di rimettere il naso avanti; ancora l’italoargentino libera Jackson per la bomba che risponde a Denegri, il quale, tuttavia, si ripete subito dopo. È allora che comincia lo show di Cinciarini, capace di segnare in tutti i modi: la Givova tiene bene il confronto, potendo contare sulle triple di Jackson e la bravura di Thomas che si guadagna i liberi del -1 e poi impatta a quota 83 con uno schiaccione. Ma, a volte, ci sono giocatori che sembrano in missione, Cinciarini lo è: palla sul perimetro, Thomas esce per contestargli il tiro, “Kiki move” con finta incorporata in aria e solo cotone, festeggia Ravenna, Scafati dovrà guardarsi indietro per restare in posizioni da girone bianco.
Il commento
C’è poco, checché ne possa dire qualcuno, da rimproverare a coach Finelli: bisogna solo applaudire un avversario che è stato in serata a dir poco fuori dall’ordinario. 40 punti, 21 di fila, unico a segnare nella seconda metà del quarto periodo, la prestazione di Cinciarini evidenzia anche il buon lavoro della difesa gialloblu, capace di annullare gli altri tiratori. Se poi l’unico a segnare riesce anche a farlo sulla sirena, con le mani del difensore in faccia e totalmente senza equilibrio, puoi solo alzarti in piedi e pronunciare “chapeau”.
Elio De Falco
