Lettera dell’amministrazione unico
Alla c.a. Sindaco – Assessori – Presidente del Consiglio Comunale – Consiglieri Comunali.
Un pubblico amministratore, nell’espletamento delle sue funzioni, ha il dovere di “servire” la sua città, la sua comunità, e l’ente cui è preposto. Da Amministratore Unico della Pagani Servizi, nominato a giugno 2019, ho sempre avuto un unico obiettivo: lavorare alla crescita della società per offrire servizi sempre più efficienti alla comunità. Uno scopo che ho perseguito profondendo competenze ed impegno, sacrificando finanche la mia professione ed i miei affetti. Uno scopo che ho perseguito sempre, nonostante le difficoltà che mi sono trovato ad affrontare, a causa della situazione poco felice del Comune di Pagani. Appena insediatomi ho ereditato una perdita in corso di formazione pari a 140.000 euro: contributi previdenziali non versati per circa 70.000 euro, fornitori e servizi non pagati per oltre 40.000 euro. Sono riuscito a ripianare gran parte di tale perdita, facendola rientrare nelle poste di patrimonio netto, ed evitando lo stato di liquidazione previsto dagli artt.2482 bis e ter del CC. Tutto ciò a tutela dei lavoratori e dei servizi che sono stati nettamente potenziati nei primi sei mesi della mia gestione. Da inizio 2020, poi, si è aperta una fase tragica per la società: a maggio e giugno la Pagani Servizi ha subito un taglio del 50 per cento dei corrispettivi e, da luglio in poi, un taglio quantificabile nel 30 per cento, ulteriormente aggravato da impegni spesa “determinati” dai dirigenti comunali in misura inferiore a quella dei già ridotti importi spettanti. Inoltre, i nuovi contratti, scadenti al 31.12.2020, sono stati stipulati soltanto a fine luglio, con una vacatio contrattuale dal 2 giugno al 27 luglio. Ciò nonostante, assumendomi responsabilità gravissime che si sarebbe potuto riversare sulla mia persona e sulla mia situazione patrimoniale, sono riuscito a non licenziare le maestranze e a non interrompere l’erogazione dei servizi, pur non potendo programmare una gestione con performance ottimali a lungo termine. Tutto ciò nel silenzio spesso tombale di chi di competenza, tra i ritardi della burocrazia e gli attacchi personali.
In quel video però ho sbagliato, sono andato oltre senza rendermene conto e sono sinceramente pentito.
E sento il dovere di chiedere scusa. Alla città, che mai ho pensato di offendere per l’amore che nutro nei suoi riguardi e che ho servito, negli anni, con dedizione e professionalità. Ai cittadini. A chi mi conosce e sa chi sono e come sono fatto. A chi non mi conosce ed a cui, purtroppo, ho dato un’immagine di me che non è quella reale. All’amministrazione comunale, all’assessore al ramo, che non intendevo né ledere né attaccare e con cui, in questi mesi, ho collaborato in maniera serena e professionale, nel rispetto dei ruoli e delle istituzioni rappresentate. Colgo l’occasione non solo per ribadire la mia disponibilità ad ogni forma di chiarimento ma anche per fare appello all’amministrazione ed al consiglio comunale a lavorare per delineare il futuro della Pagani Servizi.
In fede Francesco Toscano