Ospedale in piena emergenza, le rassicurazioni sul futuro non possono bastare
Cava de’ Tirreni, 11 gennaio 2021 – Le rassicurazioni del sindaco Vincenzo Servalli sull’ospedale di Cava si scontrano con la dura realtà. È di questa mattina la notizia di altri disservizi e disagi che i cittadini hanno dovuto vivere nel fine settimana. Si legge di un’attesa di tredici ore al Pronto Soccorso per un femore fratturato e di operazioni chirurgiche senza il supporto di terapia intensiva. Nonostante l’encomiabile impegno degli operatori sanitari del presidio cavese per ridurre i disagi, ci troviamo in una situazione da ospedale da campo in uno scenario di guerra.
Al sindaco, che ama parlare sempre al futuro quando si tratta dell’ospedale – “tornerà la terapia intensiva, i reparti accorpati torneranno alle loro normali funzioni” (cit.) – chiediamo, dunque, di occuparsi anzitutto del presente pretendendo subito risposte certe. L’ospedale di Cava non può essere sempre trattato come il “fondo di riserva” dell’azienda ospedaliera Ruggi, la struttura dalla quale prelevare risorse umane smantellando i reparti esistenti: i servizi che sono stati sospesi devono tornare al più presto e, nelle more, il personale deve poter garantire un’assistenza sanitaria adeguata ad un’utenza di oltre sessantamila persone. I consiglieri di Siamo Cavesi Marcello Murolo, Raffaele Giordano e Vincenzo Passa