La mancanza dei turisti e gli irrisolti problemi storici nel settore della giustizia e dell’economia peggiorano le condizioni della provincia campana, scesa al 93esimo posto, 13 in meno in 30 anni. Non mancano i dati positivi. La fotografia del Salernitano
Un 2020 caratterizzato dalla pandemia da Covid 19, la città dove si è vissuto meglio in Italia è Bologna. Questo emerge dalla 31esima indagine del Sole 24 Ore sul benessere nei territori, pubblicata oggi, che analizza anche il differente impatto della pandemia da coronavirus in Italia. Bologna guadagna ben 13 posizioni e traina un po’ tutte le province dell’Emilia Romagna. Ben cinque su nove si incontrano tra le prime venti: oltre al capoluogo, Parma (8ava posizione), Forlì Cesena (14esima), Modena (15esima) e Reggio Emilia (17esima). Seconda è Bolzano e terza Trento, che hanno saputo tenere le posizioni anche nell’anno della pandemia, benché siano ora attese alla prova di un inverno difficile per l’economia della montagna. A parte queste due province, è soprattutto il Nord a uscire penalizzato dagli effetti su larga scala del virus. Le province lombarde hanno segno negativo, in peggioramento rispetto allo scorso anno, ad eccezione di Sondrio e Mantova. Colpita anche Milano – vincitrice sia nel 2018 sia nel 2019 – che perde 11 posizioni, dove pesa il crollo del Pil pro capite in base alle stime 2020, ma anche il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione (con una media di 51 mq per famiglia). La crisi penalizza le aree metropolitane più turistiche, come Venezia (33 , in calo di 24 posizioni), Roma (32esima, -14), Firenze (27esima, -12) oppure Napoli (92esima, -11). E della mancanza di turisti risentono anche le località di mare: peggiorano le province di Puglia e Sardegna (fatta eccezione per Cagliari e Foggia), Rimini (36 , perde 19 posizioni rispetto allo scorso anno), Salerno, Siracusa e Ragusa. In controtendenza solo la Liguria, tutta in miglioramento, dove addirittura Genova (19 ) celebra con una buona performance la riapertura del viadotto sul Polcevera dopo il crollo del ponte Morandi recuperando 26 posizioni. A registrare “scatti di crescita”, piazzandosi nella top ten, sono anche altre province di medie dimensioni come Verona (4 , +3 posizioni), Udine (6 , +10 che ottiene la sua migliore performance in Giustizia e sicurezza) e Cagliari (9 , +11, regina della categoria Demografia e salute). Se il Nord scende, il Sud non scala la classifica ma resta al fondo con i problemi di sempre. Questo anno chiude la classifica Crotone, preceduta da Caltanissetta, ultima lo scorso anno.
LA PROVINCIA DI SALERNO
Un lento declino quello della provincia di Salerno, con alti e bassi, ma che ha portato il Salernitano dall’80esimo posto tra le province italiane all’attuale 93esimo.
Ricchezza e consumi
Quest’anno, i dati la posizionano al 105esimo posto per ricchezza e consumi, dove c’è un’ottima performance per il prezzo medio delle case (il 18esimo posto), il trend Pil pro capite (35esima, con una più bassa variazione dei redditi percentuali 2020 rispetto al 2019) e 47esima sull’importo medio degli assegni sociali (451 euro). I peggiori indici riguardano i protesti, tra i più alti in Italia (105esima con 14,809 ogni mille abitanti), il reddito disponibile pro capite (103esimo posto con 13.004 euro pro capite l’anno) e in più si è venduto molte case invendute.
Ambiente e servizi
E’ all’84esima posizione, dove spiccano l’utilizzo e la spesa fondi europei per l’ambiente e la prevenzione dei rischi (16esima in Italia) e per l’agenda digitale (32esima). Il tasso di motorizzazione per ogni 100 abitanti al 16esimo posto. I dati che bocciano le politiche ambientali riguardano lo scenario per l’indice di rischio climatico (10esimo posto), quello di trasformazione digitale riferito a Salerno città (90esimo posto). La spesa sociale degli enti la provincia di Salerno vede al 96esimo posto per le carte identità elettroniche (28 ogni 100 abitanti). I pos attivi vedono il Salernitano al 96esimo posto in Italia, quindi bocciati i commercianti e soprattutto artigiani per la possibilità di pagamento con carte di credito. I Neet, i giovani che non lavorano e non studiano, la provincia di Salerno è all’88esimo posto.
Giustizia e sicurezza. Negati gli indicatori: Cause pendenti ultra triennali (104esimo posto in Italia) e la durata media della causa civile (2.027 giorni, oltre cinque anni e mezzo per una sentenza, facendo precipitare la provincia al 104esimo posto in Italia). Indice di litigiosità (101esimo posto). Basso il numero di furti in esercizi commerciali (26esimo posto), furti in abitazioni (23esimo), violenza sessuali (23esimo) incidenti stradali (48esimo posto), mentre l’indice di criminalità sui delitti denunciati è al 61%. Per estorsioni, il Salernitano è al 95esimo posto in Italia.
Affari e Lavoro
Il Salernitano al decimo posto in Italia per l’imprenditoria giovane, under 35 e al 17esimo posto per le imprese che fanno rete. Al 26esimo per le imprese in fallimento e il basso numero di ore Cassa integrazione ordinaria per le imprese (27esimo). Alto il gap occupazionale tra maschi e femmine (89esimo posto), il tasso di occupazione generale (88esimo) e la diffusione del reddito di cittadinanza (86iesimo posto).
Demografia e società
Nel Salernitano, terra della dieta mediterranea, c’è un alto indice di vecchiaia, tant’è che è al 13esimo posto per longevità, mentre il tasso di mortalità si attesta al 52esimo posto. Per l’uso di calmanti e sonniferi (12esimo posto) e consumo di farmaci per la cura della depressione (73esimo posto). Il dato peggiore è il consumo di farmaci per la cura di patologie respiratorie (90esimo posto). L’impatto caso Covid ogni mille abitanti porta la provincia di Salerno al 36esimo posto. Tasso di natalità al 26esimo posto in Italia.
Cultura e tempo libero
Il Salernitano si attesta al 60posto. E’ al 18esimo posto in Italia per la presenza di bar e al 23esimo per i ristoranti. La spesa dei fondi europei per l’attrazione culturale e turistica pone la provincia di Salerno al 15esimo posto. Allo stesso tempo va male l’offerta culturale: 83esimo posto per spettacoli e 92esimo per i giornali venduti. Per gli eventi sportivi la provincia è al 34esimo posto, librerie è al 76esimo, biblioteca al 70esimo, piscine 57esimo posto e palestre 41esimo posto.