Si anima la corsa alla poltrona di sindaco alle elezioni amministrative del 2021 del capoluogo salernitano, ma la partita passa comunque da quello partenopeo. Il caso Partenopeo e di Salerno per limitare De Luca e i deluchiani di oggi e soprattutto di domani
Mancano sei mesi ma ormai a Salerno non si parla d’altro che di elezioni comunali. Un appuntamento elettorale non scontato perché anche la stella del Governatore Vincenzo De Luca non brilla come a settembre scorso e c’è chi spera di dare una spallata a partire dal suo comune-roccaforte.
LA PARTITA DI NAPOLI
Roberto Fico come possibile candidato sindaco di M5s e Pd a Napoli e Angelo Tofalo a Salerno, solo per M5S e liste civiche collegate? Chiacchiere, proposte, smentite. A Napoli il presidente della Camera dei deputati ha declinato la proposta. In campo rimarrebbero per il Pd l’attuale ministro per gli affari Europei, Vincenzo Amendola. Ci sarebbe anche l’ipotesi Antonio Bassolino, già sindaco partenopeo negli anni Novanta e presidente della Regione. Candidature che se passeranno ed elette saranno un argine del Pd a De Luca in Campania. Insomma, una battaglia che vedrebbe M5S e Pd sullo stesso campo, per stringere d’assedio il presidente di Regione che non avrebbero voluto (l’accordo era stato trovato sul ministro all’Ambiente, Sergio Costa) ma non potevano farne a meno perché elettoralmente troppo forte.
IL CASO SALERNO
A Salerno sono in corso una serie di movimenti per creare un’alternativa a De Luca, da quantomeno iniziare adesso in previsione di obiettivi futuri. Insomma, seppur i deluchiani rivincessero Salerno il Comune di Salerno lo dovrebbero fare in modo asfittico, un segnale al Governatore (e ai suoi figli) che un epoca politica così come è stata non sarà più. Vincenzo Napoli, sindaco uscente del centrosinistra sembra, comunque, non avere rivali per la ricandidatura. L’indicazione arriva al termine della prima riunione del tavolo permanente di coalizione in provincia di Salerno, cui hanno partecipato, tra gli altri, esponenti del Pd, dei socialisti, di Italia Viva, di Campania Libera e degli ambientalisti. E tutti confermano il sostegno al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. In generale, il tavolo ha ribadito che «i sindaci che abbiano ben amministrato durante il loro primo mandato, a partire dal Comune capoluogo, saranno nuovamente candidati alla guida delle coalizioni di centrosinistra nelle competizioni locali».
LA SPINA
A distanza di pochi giorni dalla riunione del centrosinistra, i consiglieri comunali di Italia Viva, Nico Mazzeo e Donato Pessolano, sottolineando che l’obiettivo è «rilanciare Salerno come comunità virtuosa», evidenziano di non escludere «anche di perseguire un’idea di città diversa rispetto a quella voluta dall’attuale Amministrazione comunale». Ma di spine se ne starebbero attivando altre, soprattutto infastidite dell’invadenza delle nuove leve deluchiane.
M5S
Tofalo candidato sindaco? L’attuale sottosegretario alla Difesa – sottolineano da ambienti pentastellati – è intervenuto ad una conferenza stampa online sulle amministrative salernitane del 2021. E ad una domanda se vi siano spazi per la candidatura di un parlamentare risponde: «Perché no? Siamo in fase di stati Generali e molte cose stanno evolvendo Noi stiamo cercando di rispondere ai territori in maniera più adeguata tant’è che questa estate una delle votazioni che ha coinvolto i nostri iscritti ha decretato proprio che i parlamentari e consiglieri regionali al termine del proprio mandato si possano candidare, come sul modello francese o come consiglieri comunali o come candidati sindaci nei loro territori nei comuni di residenza». Tofalo non fa alcun riferimento alla sua persona ma fa un “errore” – si spiega in ambienti M5s – che insospettisce perché il voto di questa estate era sul mandato zero per i soli consiglieri comunali mentre allo stato dei fatti il documento di sintesi degli Stati Generali conferma il tetto ai due mandati fatta salva la necessità di valorizzare a livello nazionale, regionale o europeo chi ha già svolto i suoi mandati, ma solo come consigliere comunale. Anche se, a ben vedere, potrebbero non essere le regole degli Stati Generali a fermare le candidature di parlamentari uscenti. A Salerno, infatti, accanto alla lista del Movimento, correranno tre liste civiche: Liberiamo Salerno (simbolo con i colori rosso e arcobaleno), Salerno Bene Comune (simbolo azzurro che richiama all’acqua bene comune e all’ambiente) e Salerno 4.0 (simbolo blu e bandiera italiana) tutte e tre rispettivamente presentate nel corso della conferenza stampa online dai parlamentari 5 stelle Nicola Provenza, Andrea Cioffi e Angelo Tofalo. Se i tre parlamentari si mettessero alla guida di ciascuna delle tre liste non violerebbero la regola del limite di mandato. Ma alla domanda di chi sarà nelle liste e soprattutto di chi sarà il candidato sindaco hanno risposto che si saprà prossimamente. Insomma, il fronte deluchiano si allarga nel quadro M5S-Pd, mentre il centrodestra è in un letargo profondo.