Bottiglie di Coca Cola con la plastica proveniente da Nocera Inferiore

La carta è invece utilizzata dalla Sabox di Nocera Superiore, leader nel packaging sostenibile

I rifiuti come materia prima. È quello che succede alla plastica raccolta nella città di Nocera Inferiore indirizzata allo stabilimento di Marcianise della Coca Cola per farne nuove bottiglie. La bibita gasata più famosa al mondo, inventata dal farmacista di Atlanta, John Stith Pemberton, viene ospitata da un po’ di tempo anche nei contenitori di plastica provenienti dall’Agro, in particolare da Nocera. La piattaforma Corepla, che raccoglie la plastica del comune nocerino, invia il materiale allo stabilimento delle Coca Cola di Marcianise, che lo utilizza come materia prima per produrre bottiglie. Operazione che consente all’ente comunale di guadagnare 330 euro a tonnellata. Anche per la carta, grazie alla piattaforma Comieco, che recentemente ha promosso il Comune di Nocera Inferiore per aver ridotto le impurità da 12 a 4, c’è la Sabox di Nocera Superiore che la riutilizza per il packaging sostenibile. Un lavoro che ha visto in prima linea l’assessore all’Ambiente, Nicoletta Fasanino: “Stiamo facendo il massimo sforzo possibile per far comprendere ai cittadini quanto sia importante differenziare i rifiuti. L’esempio della plastica, oppure, della carta, provenienti dalla raccolta di Nocera e destinate alle industrie, spiega in modo lampante il senso del riciclo, che ha un doppio vantaggio: per il Comune e quindi per i cittadini sulla bolletta, e per quel settore industriale con vocazione green che può produrre riducendo gli impatti ambientali”.

È questo un traguardo importante al quale hanno contribuito anche i cittadini. Basti pensare che rispetto al 2019,  nel periodo gennaio – ottobre del 2020, vi è stato un aumento del 10% del multimateriale (cioè plastica e alluminio), periodo condizionato tra l’altro dal Covid-19. L’obiettivo dell’assessore Fasanino è quello di raggiungere il 65% di raccolta differenziata (oggi al 55,8), il che ridurrebbe i costi del servizio di igiene urbana di quasi 1 milione di euro. I buoni risultati ci sono, ma non mancano le criticità: c’è ancora bisogno di lavorare sull’indifferenziato. In questi giorni sono stati inviati 50 preavvisi in zona Montevescovado e presto saranno sollecitati i cittadini di via Vitolo, via Dentice e via Apicella. Criticità evidenziate anche nella zona industriale di Fosso Imperatore, con ben 10 sanzioni elevate ad aziende che dovranno pagare da 50 a 500 euro di multa. Un lavoro meticoloso quello dell’assessore all’Ambiente, che però tiene a precisare: “L’amministrazione non predilige l’azione repressiva soprattutto in un momento critico come quello che stiamo vivendo, ma spesso davvero non c’è scelta. La sanzione diventa necessaria in quei contesti in cui l’essere indisciplinati è la norma. Abbiamo ottenuto già dei buoni risultati, ma la svolta si avrà solo con la piena collaborazione dei cittadini e delle attività economiche che mi auguro si attivino senza dover attendere la tirata di orecchie.  Ci vuole solo una buona dose di volontà. Ciascuno deve fare la propria parte, il lockdown ha risvegliato le coscienze ambientaliste un pò in tutti, è tempo però di passare dalla teoria alla pratica”.
Giuseppe Colamonaco
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