Intervento del coordinatore di Nocera in Azione Gianfranco Trotta
La politica è responsabilità, è assumere decisioni anche impopolari, quando in gioco ci sono il bene e la salute di tutti. La politica, però, è anche capacità di dare risposte alla collettività, programmando azioni e messa in campo di risorse e strategie, soprattutto quando il tempo lo consente. Non ci facciamo trascinare nell’odiosa disputa tra negazionisti e sostenitori della forza del virus, il Covid è un problema serio che sta mettendo a dura prova il Mondo e come tale va affrontato. Tuttavia, dal primo lockdown era già noto che, dopo l’estate, ci sarebbe stata una seconda ondata, rispetto alla quale bisognava farsi trovare preparati, non spiazzati e, soprattutto, senza una idea ben definita sul da farsi o con tante idee confuse. Ci dispiace, ma chiedere ancora una volta sacrifici agli italiani,spesso con toni discutibili, non è accettabile quando ci si è dimostrati incapaci o quantomeno distratti nell’approntare un piano sanitario adeguato, un piano dei trasporti idoneo, una ripartenza della scuola in totale sicurezza e, soprattutto, con una probabile assenza di risorse per far fronte ad una nuova chiusura in emergenza.
Condanniamo con fermezza la violenza in ogni sua forma, mai giustificata, la protesta deve essere civile, ma chiedere ancora una volta alle categorie produttive del paese, alle partite Iva, ai commercianti, l’ennesimo sacrificio senza aver messo in campo misure adeguate dal punto di vista economico è irresponsabile ed oltremodo ingiusto. Ricordo a tutti il calvario della cassa integrazione, dei bonus etc etc. Non ci piace lo scaricabarile tra i diversi livelli istituzionali, la mancanza di una strategia comune, che ci fa apparire ancora una volta come una Torre di Babele agli occhi del mondo. Noi cittadini siamo pronti ancora una volta a fare la nostra parte, come la stragrande maggioranza ha fatto nel primo lockdown e respingiamo convintamente l’idea che tutto sia accaduto perché in giro ci sono gli irresponsabili. È vero, questi ultimi sono tanti ma chi ha consentito, dopo avere posto tanti divieti, legittimi per carità, che si girasse allegramente in vacanza per l’Europa o anche fuori Regione? A ciò aggiungiamo che sono mancati controlli seri ed adeguati rispetto all’osservanza delle prescrizioni imposte, altro tassello mancante in un mosaico finito in mille pezzi. La politica si prenda le proprie responsabilità, non le pretenda solo dai cittadini e se davvero dovesse esserci un nuovo lockdown, non si faccia trovare impreparata, studi e appronti soluzioni. Stavolta è davvero l’ultima spiaggia prima che il Paese collassi davvero!